Un terribile terremoto ha colpito il confine tra Siria e Turchia, le vittime sono migliaia.
I soccorritori stanno ancora lavorando per portare persone in salvo dalle macerie dei numerosi edifici che sono crollati a causa delle potentissime scosse, appunto gli edifici che sono stati distrutti sono quasi seimila.

Questo evento naturale catastrofico è stato caratterizzato da molte scosse che si sono susseguite per ore, le piú forti furono di magnitudo 7,8 e 7,5 nella scala Richter.
Secondo l’OMS, circa ventitré milioni di persone potranno essere colpite dalle catastrofiche conseguenze del sisma che oltre a migliaia di morti ha anche causato migliaia di feriti e milioni di sfollati.
Le province del sud-est della Turchia che sono state colpite sono ben dieci, invece in Siria è stata colpita la zona centro settentrionale del paese, compresa la seconda città del paese Aleppo.
Per la Siria questo terremoto rappresenta l’ennesima disgrazia, perché è un paese già martoriato da una lunghissima guerra civile.
Le cause del sisma
Secondo l’ingegnere geofisico turco Ahmet Ercan Övgün il terremoto ha avuto la stessa potenza di centotrenta bombe nucleari. Però uno dei migliori sismologi turchi Naci Görür già da due anni avvertiva di un possibile sisma in una delle province colpite.
Secondo Carlo Doglioni presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sostiene che il suolo dell’Anatolia si sia spostato di ben tre metri.
In Turchia gli effetti delle numerose scosse sono stati così catastrofici anche a causa del grande sviluppo dell’edilizia non pianificata e incontrollata, già nel 1999 ad Izmit il quadro era preoccupante.