Il Mausoleo di Augusto è un monumento emblematico della Roma imperiale ed è stato restituito al pubblico il giorno 1 marzo 2021, grazie ad una collaborazione tra l’ente privato Fondazione Tim e l’amministrazione pubblica di Roma Capitale.
Il Mausoleo Augusteo è un monumento funerario, risalente al 1° secolo a.C., situato nel cuore di Roma, in piazza Augusto Imperatore, nel rione Campo Marzio, tra il Tevere e la Via Flaminia. La sua costruzione fu intrapresa nel 28 a.C. da Ottaviano, reduce dalla vittoriosa battaglia di Azio su Marco Antonio e Cleopatra.

Si tratta di una maestosa tomba dinastica ed è il più grande complesso sepolcrale circolare che si conosca, con un diametro di 87 metri e un’altezza di circa 45 metri; è composto da una serie di cinque anelli concentrici che ne formano la struttura.
Il monumento è costituito da una struttura cilindrica centrale, che avrebbe ospitato al suo interno le ceneri di Augusto e sulla sua sommità sosteneva la statua in bronzo dell’imperatore, che poteva essere ammirata da lontano. Tutto il monumento era circondato da siepi e file di cipressi. Il basamento esterno era rivestito di travertino e decorato con un fregio dorico. Al suo ingresso erano posti due obelischi egizi, che, in seguito, furono collocati in Piazza dell’Esquilino e in Piazza del Quirinale. I primi ad essere sepolti in questa costruzione furono la madre di Augusto e il nipote Marco Claudio Marcello Augusto, a cui fu dedicato un altro celebre monumento, il cosiddetto Teatro di Marcello. Ad essi seguirono parenti di Augusto, Augusto stesso, e altri componenti della gens giulio-claudia; l’ultimo ad essere qui sepolto fu l’imperatore Nerva.

Da allora la storia di questo monumento, fu molto articolata.
Nel X sec., l’edificio fu trasformato in fortezza dalla famiglia romana dei Colonna. Nel 1354, vi fu bruciato il corpo di Cola di Rienzo. Nel XVI sec., un anfiteatro di legno viene costruito tutto intorno, trasformandolo in arena per le corride.

La proprietà del mausoleo passò di mano in mano tra molte nobili famiglie, i marchesi Correa, la famiglia Vivaldi Armentieri e, successivamente, con Papa Pio VII divenne proprietà del demanio pontificio e successivamente di quello italiano, anche se continuò ad essere gestito come arena per spettacoli diurni.
Ai primi del ‘900 passò al Comune di Roma e fu adattato come sala per concerti e questo fu il periodo più nobile dell’ormai rudere. Nel 1936 la sala fu demolita e divenne monumento archeologico: per questo motivo, il quartiere che vi era sorto intorno fu demolito, per creare piazza Augusto Imperatore.
Secondo una leggenda romana il mausoleo è a tutt’oggi abitato dagli spiriti inquieti di Augusto e di Cola di Rienzo che al suo interno venne mutilato e bruciato.
Dal 2007 è stato chiuso al pubblico e oggi, dopo i lavori di restauro conservativo, durati 14 anni e costati 11 milioni di euro, è nuovamente visibile, attualmente è in corso la fase di valorizzazione del monumento, finanziata dalla Fondazione Tim.
I vari usi della sua lunghissima storia saranno ricordati nel percorso museale.
Il Mausoleo sarà aperto ai visitatori fino al 21 aprile, giorno in cui ricorre il Natale di Roma: in questo periodo la visita al monumento sarà gratuita per tutti, mentre per i cittadini romani, curiosi di poter rivedere il monumento, fino ad ora inaccessibile, sarà garantita per tutto il 2021.
Al momento sono già esauriti i posti per i prossimi mesi.












