La USS Hornet é stata ritrovata dopo quasi 80 anni

La mitica portaerei americana affondata dai giapponesi 77 anni fa é stata finalmente ritrovata grazie a un team di archeologi marini

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Varata il 14 dicembre 1940, la Hornet ebbe solo tre anni di vita. In questo breve tempo  riuscì a fare molto per gli USA, che dopo l’attacco a Pearl Harbour da parte dell’impero giapponese erano entrati nel secondo conflitto mondiale. Volendo cercare una rivincita sull’impero del Sol Levante e per rialzare il morale del popolo americano, il 20 marzo 1942 vennero caricati su questa portaerei 16 bombardieri B25 Mitchel che comandati dal tenente colonnello Jmmi Dollittle, nell’aprile del 1942 sganciarono un gran numero di bombe su Tokio per dimostrare che il Giappone non era invunerabile, l’operazione ebbe un grande successo mediatico ma effettivamente gli ordigni non causarono molti danni.                                                                                                                                                                                                                                        Successivamente la nave partecipò dal 4 giugno 1942 alla battaglia delle isole Midway dove ebbe un ruolo importantissimo nella riuscita dell’operazione che si concluse con la vittoria degli Stati Uniti d’America e la sconfitta del Giappone che dal quel momento si trovò senza 4 portaerei e perse la supremazia marittima nell’Oceano Pacifico. Il tramonto della Hornet venne definitivamente segnato il 26 ottobre 1942 quando durante la battaglia delle isole Salomone venne attaccata da aerosiluranti e bombardieri giapponesi che la trovarono priva di aerei a difenderla. Danneggiata in modo irreparabile vene abbandonata dall’equipaggio e definitivamente affondata da due cacciatorpediniere nemiche al largo delle isole Santa Cruz.

Oggi la nave è stata ritrovata 5000 metri sotto il livello del mare grazie a un team di archeologi marini appartenente a una spedizione fondata e finanziata da Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft, che però è venuto a mancare di recente. Il relitto è stato fotografato e studiato per mezzo del robot subacqueo che ha permesso il  suo ritrovamento. Una vera e propria caccia al tesoro per storici e appassionati che si è conclusa con un gran successo.

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