Due scoperte che hanno lasciato molte più domande che risposte, un uomo sotto terra senza mani e a pochi metri da lui un delfino. I due corpi potrebbero avere un collegamento, come essere due elementi con nessun punto in comune, ma questo non si potrà mai sapere. Paul de Jersey è l’archeologo che ha fatto la scoperta nella costa ovest dell’isola dell’uomo alto 153 centimetri, con ambedue le mani mancanti e danni evidenti al cranio risalente al XVI secolo, accanto ad un tempio Bendettino. Il corpo è posizionato in direzione est-ovest, riconducibile ad una sepoltura cristiana. Non lontano da questo sito se ne trova un secondo, che invece tratterebbe reperti dell’Età della Pietra. Il fatto ha creato scalpore e gli storici ipotizzano che la stratificazione del terreno avesse cancellato ogni traccia del sito più antico.

Il delfino ha dai 100 ai 200 anni in più e perciò i due elementi non possono essere collegati, oltre che allo stesso stupore che la sepoltura di un animale come il delfino non si era mai vista. «In 35 anni di carriera però non ho mai trovato un delfino sepolto intenzionalmente», ha ammesso de Jersey.
I misteri aumentano più gli archeologi cercano le risposte per i due ritrovamenti insoliti e rari. «Mistero fitto» confessano gli studiosi che da settimane non si danno pace.
Ora il sito è protetto dalle autorità dell’isola e gli scavi possono procedere indisturbati e in sicurezza, in cerca di risposte o di altre perplessità. E nel frattempo molti studiosi stanno indagando sulla faccenda cercando di risovere i pinti di domanda che si aggirano intorno a queste sepolture.
( foto in copertina: https://www.tripadvisor.co.uk/LocationPhotos-g186229-Guernsey_Channel_Islands.html#19830010)