La Nigeria è il paese più ricco e popolato dell’Africa, ma non è esente dalle grandi problematiche come la corruzione o la povertà. Su questi temi si sono affrontati i due principali candidati alla presidenza: Muhammadu Buhari, attuale presidente uscente e candidato con il partito Congresso di Tutti i Progressisti, e Atiku Abubakar, esponente del Partito Democratico Popolare.
Problemi che il rivale di Atiku in questi quattro anni di presidenza non è riuscito a risolvere nonostante le promesse elettorali, un esempio può essere la guerra contro Boko Haram, un gruppo terroristico che si presumeva sarebbe stato sconfitto ma che invece in questi anni ha ampliato le sue file di uomini a causa del debole e non sufficiente operato delle forze dell’esercito nigeriano. Oltre a questi due candidati ce ne sono altri 14, che però non hanno riscosso molto consenso tra la popolazione.
Abubakar ha riscosso grande successo perché ha concentrato la sua campagna elettorale sull’economia e sul tema della povertà, uno dei più sentiti dalla popolazione nonostante la Nigeria sia una grande potenza economica per i sui giacimenti di petrolio, che vengono però sfruttati da compagnie internazionali che non si preoccupano dei bisogni primari della popolazione, come ad esempio l’eliminazione dell’inquinamento del terreno e delle acque da parte del petrolio che molte vecchie condutture perdono, causando malessere e malattie tra le popolazioni rurali. Le tensioni sono sempre più elevate e si temono scontri violenti tra i manifestanti dei vari partiti anche nelle settimane seguenti il voto, ma noi possiamo solo dire “che vinca il migliore”.