È morto il 4 marzo 2019, il primo lunedì del mese, l’attore amato da due generazioni. Una attaccata a Dylan McKay di Beverly Hills 90210, l’altra a Fred Andrews di Riverdale. Un personaggio che se ne va lasciandosi dietro un mondo che difficilmente si scorderà di lui. Come è avvenuto per James Dean, attore morto a 25 anni nel settembre del 1955, il suo nome è all’interno del gruppo dei “belli e dannati”, cioè attori di grande successo deceduti in giovane età. L’ictus che lo ha colpito nella sua casa Sherman Oaks. Il ricovero è durato 4 giorni, ma nulla ha impedito il decesso.
Già due ore dopo l’annuncio della sua morte migliaia, forse milioni, di fan hanno pubblicato su tutti i social condoglianze, video ricordo e frasi da lui dette durante i suoi innumerevoli film e serie TV. In particolare Fabio Alisei, pseudonimo di Fabio Borghini, un disk jockey e conduttore radiofonico italiano, ha postato sul suo profilo di Facebook un commento sulla morte dell’idolo di persone di tutto il mondo: “Quando muore una persona, si porta dietro il corpo, quando muore un personaggio, si tira dietro molto di più”. Infatti nella tomba si porterà dietro sogni, amori impossibili, l’essere idolo, poster appesi alle pareti, ricordi e ore da soli o in compagnia davanti al viso tramite schermo di Luke.
Già definito “bello ma dannato” nella serie del periodo fra il 1990 e il 2000, Luke verrà visto e rivisto ancora per molto nonostante tutto e rimarrà colui che è stato idolo di intere generazioni.
(immagine in copertine:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Luke_Perry_(32983346134).jpg)