Settembre 2019: arriva la terza stagione di La Casa di Carta

La serie TV spagnola uscita per la prima volta nel 2017 torna con una terza stagione. Tutti i fan si domandano cosa accadrà e dove avverrà.

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Nelle prime due stagioni della serie TV La Casa di Carta (Casa de Papel) avviene la “rapina più grande del secolo”, ideata nei minimi dettagli da un uomo molto astuto, detto Il Professore, e attuata da otto criminali, ognuno specializzato in un campo dell’illegalità: Tokyo, Rio, Denver, Berlino, Nairobi, Mosca, Helsinki e Oslo.

La rapina avviene nella Zecca di Spagna, durante la quale tengono in ostaggio molte persone che fanno lavorare per produrre i soldi, infatti il Professore dice spesso “Noi non rubiamo i loro soldi, rubiamo il loro tempo”. Tutta la storia si svolge all’interno dell’edificio, tranne per qualche scena dedicata ai poliziotti guidati da Raquel Murillo, una mamma la cui vita privata entrerà in gioco nella risoluzione del caso. Durante la rapina, inoltre, nascono storie d’amore tra rapinatori e addirittura tra rapinatori e ostaggi.

La terza stagione sarà un mistero, sia sul dove che su cosa accadrà: infatti si è visto il cast riprendere delle scene anche a Firenze, ma non si deve sperare in un’intera stagione in Italia: infatti in Spagna hanno proiettato un’immagine sulla facciata della sede di Telefonica, compagnia telefonica più usata in Spagna, il che fa pensare che la possibile location sia questa sede di Madrid.

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Ho 17 anni e sono al quarto anno del liceo classico. Sono una persona molto estroversa e ogni giorno cerco di trasmettere felicità nelle persone che incontro. Credo molto nel volontariato, e lo considero come una parte importante della mia vita, presto infatti servizio con i più piccoli presso il mio gruppo scout, di cui faccio parte da 9 anni. Non ho idee chiare riguardo la mia scelta universitaria, anche se al momento sono tentata di cimentarmi in un percorso ingegneristico. Nonostante ciò, io sto amando le materie umanistiche del liceo classico: le trovo davvero interessanti e credo che influenzino molto la formazione di un pensiero critico. La mia aspirazione lavorativa non è chiara: spero solo di fare qualcosa che aiuti gli altri e che contribuisca a migliorare, seppur in piccolo, la vita delle persone.

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