Da più di tre anni si è notato un notevole aumento dei casi di questa malattia in tutte le regioni del mondo. I paesi dove è stata riscontrata più frequentemente sono la Repubblica Democratica del Congo, l’Etiopia, la Georgia, il Kazakistan, il Kirghizistan, il Madagascar, il Myanmar, le Filippine, il Sudan, la Thailandia e l’Ucraina, ma recentemente sono aumentati i casi anche in paesi dove vengono svolte le adeguate vaccinazioni, come Stati Uniti e Israele.
Il morbillo causa uno sfogo cutaneo, tosse, raffreddore e febbre alta, la quale raggiunge la temperatura di circa 40 °C. Essa inoltre può causare polmonite, infezioni al cervello e al sistema nervoso, come l’encefalite, forti otiti, che possono portare addirittura alla rottura del timpano, e in alcuni casi anche la perdita della vista.
È una malattia contagiosa e molto pericolosa: nel 2017 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riscontrato oltre 110mila morti nel mondo causate da essa.
Il vaccino per il morbillo permette di non essere contagiati dalla malattia ed è molto efficace anche se, negli ultimi anni, il numero delle persone nel mondo a cui è stata iniettata la prima dose di antivirus è ferma all’85 per cento: per evitare il rischio di epidemie si dovrebbe arrivare circa al 95 per cento.