E’ un tennis spettacolare quello che Fabio Fognini ha mostrato al pubblico di Monaco, riconfermando il suo indiscutibile talento che per anni ha forse stentato ad emergere, ma che ora sta finalmente dando i suoi frutti.
Non si può dire di certo che il cammino del ligure sia stato agevole: il nuovo numero uno italiano, che ruba dunque il trono a Marco Cecchinato, ha infatti sconfitto il russo Rublev e il francese Simon rispettivamente ai trentaduesimi e sedicesimi di finale, per poi accedere al tabellone principale eliminando il numero tre mondiale Zverev, la promessa croata Coric, e in semifinale Rafael Nadal, l’undici volte campione di questa competizione che, anche a causa dell’assenza di Federer e della sconfitta a sorpresa di Djokovic, si pensava sarebbe arrivato a quota dodici.
Invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato Fabio Fognini, uno dei pochi giocatori che può vantare di aver umiliato lo spagnolo sulla superficie che lui conosce meglio, la terra battuta. E’ infatti un punteggio netto quello che l’azzurro impone sull’attuale numero due mondiale, un 6-4 6-2 al termine del quale Nadal afferma di aver disputato “uno dei peggiori match sulla terra battuta in 14 anni di carriera”.
Si arriva poi alla finale, disputata contro un’altra sorpresa del torneo, Dusan Lajovic, 28enne serbo 48esimo in classifica ATP. La partita non è sicuramente stata spettacolare come le precedenti: infatti, anche a causa del forte vento e della tensione dei due giocatori, lo stile di gioco di entrambi è stato abbastanza attendista, aspettando soltanto l’errore dell’altro; tuttavia, l’importante è che ad uscirne vincitore sia stato Fabio Fognini, che ha dimostrato più maturità e sangue freddo.
Ora, ovviamente, si spera che il nuovo numero 12 del ranking mondiale riconfermi questa qualità di gioco anche in altre occasioni, cercando una continuità che, forse, è l’unico fattore che fino ad adesso è mancato a Fabio, che però ha dimostrato di non peccare in talento e qualità tecniche di fronte a colossi come Rafa Nadal.