Ghali: «Da bambino pensavo che tutti avessero il padre in carcere»

Il trapper di origine tunisine ha parlato ai microfoni della trasmissione "Assedio" del rapporto complicato con il padre in prigione.

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«Quando andavo a trovare mio padre in carcere credevo che tutti i bambini ci andassero, che tutti i miei compagni di classe avessero il padre in carcere. Ho imparato tante cose: sono stato tanto con i figli degli altri detenuti». Sono le parole commoventi che il cantante  italo-tunisino Ghali Amdouni (in arte Ghali) ha pronunciato ai microfoni della Bignardi.

Il trapper (il quale ha avuto molto successo in questi anni per le sue canzoni dal sound arabo), è uno dei primi ad esporsi e a parlare del suo rapporto con i genitori. Infatti ha raccontato di aver passato la maggior parte della sua infanzia con sua mamma, a cui vuole molto bene.

Al papà Ghali ha dedicato una canzone:”I Love You” (di cui il video è stato girato al carcere di San Vittore a Milano). Nei momenti trascorsi nella prigione di Bollate, il trapper inoltre ha ammesso che è li che da bambino ha scoperto le farfalle per la prima volta, poiché un giorno al mese all’interno del carcere pranzava per tre ore in un prato grande dove ce n’erano parecchie.

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