«Coesiste in me il desiderio di fare musica molto bella e il desiderio di fare musica molto popolare. Molto creativa e molto rozza, perché possa arrivare a un pubblico che non ha voglia per niente di spremersi la testa e che magari ha ragione. Il bello della musica è che non si sa mai cosa esce fuori. È logico che, a volte, può venire fuori la canzonetta scema ma, delle volte da questo contrasto, da questa cosa così caotica, possono nascere cose molto belle». Così si presentò al pubblico il grande Lucio Battisti continuando a portare musiche nuove che iniziavano a piacere al mondo.
Durante la sua carriera però, oltre a persone che lo stimavano, c’erano anche persone a cui non piaceva questo nuovo tipo di musica e che, criticando, lo spinsero a ritirarsi.
Così Lucio spiegò il motivo del suo ritiro: «Non parlerò mai più perché un artista deve comunicare solo attraverso il suo lavoro, l’artista non esiste, l’artista è la sua arte».
Ed è così che Lucio Battisti non si fece più fotografare, si è prestato alla stampa con minor frequenza e deciso di ritirarsi, non apparì più neanche nelle copertine di suoi album fino al 1998, anno della sua scomparsa a causa di un tumore.