Havaianas produce scarpe per i medici

La società ha convertito la produzione delle infradito in scarpe per i medici. Per gli ospedali in Brasile 250 mila mascherine e 250 mila calzature.

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Alpargatas, ovvero la società madre del marchio Havaianas, ha creato un network di volontari chiamato “Goodwill Partnership, con lo scopo di aiutare il Brasile a combattere il Coronavirus. Si specializzerà nella produzione di attrezzature per gli operatori sanitari e farà delle donazioni alle comunità più in difficoltà.

«Inizialmente, doneremo 250 mila mascherine, oltre 250 mila paia di scarpe e organizzeremo attività focalizzate ad aiutare le comunità maggiormente colpite nelle città più grandi del paese. Stiamo lavorando su diversi fronti e ci piacerebbe coinvolgere altre compagnie in questa iniziativa» afferma Roberto Funari, presidente della società.

Le fabbriche Havaianas sono state temporaneamente convertite per rendere possibile questa produzione. Le mascherine che verranno prodotte saranno donate al personale della sanità pubblica negli stati brasiliani di Paraiba, Pernambuco, Minas Gerais e Rio de Janeiro.

Inoltre, Alpargatas tramite Havaianas donerà 100 mila kit di beni essenziali, tra cui prodotti per l’igiene, cibo e infradito della stessa azienda alle comunità più in sofferenza in questo momento.

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Sono nata il 4 agosto del 2004 e frequento il liceo classico Alle Stimate. Abito a Peschiera, un paese sul Lago di Garda al quale sono molto legata non solo per le amicizie d’infanzia, ma anche perché considero il lago un posto stupendo, soprattutto d’estate. Mi reputo una persona molto solare, amichevole e creativa, ma quando ho le mie giornate no, è meglio non parlarmi. Il mio hobby preferito è ascoltare la musica, la ascolto in qualsiasi situazione mi trovi, è la mia via di sfogo per ogni cosa. Trovo bello ogni genere musicale, ma credo di aver sviluppato un senso perfino troppo critico nei confronti della musica: se una canzone non mi piace, non posso farci proprio nulla. Non ho un’idea ben precisa di quello che vorrei fare nel futuro, ed è anche la ragione per la quale ho scelto il liceo classico, perché penso che riuscirà ad aprirmi diverse porte per la scelta dell’università.

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