Il lavoro e la scuola al tempo del covid-19

Anche se a casa, adulti e ragazzi grazie a smartworking e videolezioni vanno avanti cercando di non scoraggiarsi e fermarsi.

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Anche se il Covid-19, che ormai è da mesi in Italia, miete vittime ogni giorno tra medici e pazienti, gli adulti e i ragazzi italiani lavorano ancora per il futuro dell’Italia. Noi abbiamo intervistato tre persone: un ragazzo delle scuole medie, un’impiegata che lavora in smartworking e infine un imprenditore che ogni giorno lavora fuori casa.

La prima intervista riguarda un ragazzo che frequenta la prima media.

Come va il programma a casa?
È funzionale anche se qualche volta ci sono dei problemi tecnici.

Riesci a seguire le videolezioni?
Si, le seguo assiduamente, la mia scuola si e’ organizzata in modo tempestivo e riesco a seguire tutte le lezioni dei professori.

Ci sono degli aspetti da migliorare?
Il problema più evidente è la connessione, che salta ogni due per tre.

La seconda intervista riguarda Cristina Benaglio, impiegata in una CRO a Verona

Riesce a lavorare a casa?
Sì certo. La nostra azienda aveva adottato lo smartworking prima di questa emergenza, per un massimo di quattro giorni al mese. Disponevamo quindi già degli strumenti informatici, in particolare dei collaboration tools, per poter lavorare da casa.

Prosegue bene il suo lavoro?

Si, riesco a lavorare praticamente come in ufficio.

Pensa che sia stata una buona idea lavorare da casa, invece che in ufficio?
In questa situazione di emergenza sicuramente si; posso seguire di piu’ anche la mia famiglia, ho il vantaggio di evitare gli spostamenti in auto visto che abito a circa 30km dal posto di lavoro e posso così dedicare al lavoro anche il tempo solitamente impiegato per gli spostamenti. Auspico che dato l’esito positivo di questo lungo periodo, una volta terminato l’emergenza, si possa aumentare il numero dei giorni a disposizione per smartworking, di sicuro ne beneficerebbe anche l’ambiente con la diminuizione di vetture circolanti.

La terza Intervista riguarda Luca Marchesini, imprenditore di servizi tecnici di Castelnuovo

Ha problemi ad andare in giro per lavoro?

Io non ho grossi problemi ad andare in giro poiché sono provvisto di codice ATECO abilitato, ovviamente devo dotarmi dei dispositivi di protezione.

Questo virus, ha causato grossi problemi alla sua azienda?

Certo. Lavorando con privati automaticamente abbiamo sospeso gli interventi. Inoltre lavorando anche nel settore alberghiero del lago il lavoro si è ridotto, fortunatamente sono rimaste le assistenze e i contratti di manutenzione presso istituti pubblici e privati.

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Abito in provincia di Verona, esattamente vicino al Lago di Garda. Sono nato il tre marzo 2004 e abito nella stessa casa da quel giorno. Mi piace molto di più la campagna che la città. Non mi piacciono i luoghi grandi, anche se Verona l'ho sempre amata perchè ha molti monumenti storici. La storia è una delle mie passioni, ed è per questo che ho scelto di fare il liceo classico. Da grande vorrei essere uno storico o un archeologo. Di storia, il mio periodo preferito è l'antichità anche se ho sempre apprezzato il Medioevo e l’Ottocento. Un'altra passione sono il libri, ne leggo molti, dal genere storico al giallo, dal fantasy ai saggi, di solito mitologici.

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