Durante questa grave situazione causata dall’emergenza Coronavirus abbiamo imparato ad apprezzare la vita all’aria aperta. A Copenaghen è stato creato un nuovissimo sistema di “isole galleggianti” con lo scopo di offrire ai cittadini insoliti parchi pubblici, in cui rilassarsi e essere a contatto con le bellezze della natura.
Queste ultime si possono tranquillamente raggiungere a nuoto, in barca o in kayak. Il progetto ha l’obiettivo di garantire alla città modi alternativi, per vivere all’aperto senza danneggiare l’ambiente.
Il nome dell’arcipelago in costruzione è “Parkipelago” ed è composto da strutture galleggianti ecosostenibili, facili da spostare e si adattano a vari utilizzi a seconda delle stagioni.
Questa straordinaria idea si deve all’architetto australiano Blecher in collaborazione con lo studio danese Fokstrot, i quali hanno creato il progetto “Isole di Copenaghen” per una vita più sostenibile, ma soprattutto all’aria aperta e nel verde.
«Abbiamo in programma di aggiungere altre isole separate man mano che il progetto si sviluppa, il progetto inoltre è flessibile e organico»ha affermato Blecher.
L’intento è quella di ancorare questi isolotti o meglio “Parkipelago” presso il porto della città, mentre le strutture galleggianti verranno realizzate in acciaio rivestite in legno riciclato e del tutto ecosostenibile approvato dalla Forest Stewardship Council.
Nel 2018 venne creato il primo prototipo di un isola galleggiante proprio a Copenaghen, chiamato CPH-Ø1, che serviva per conferenze, mostre fotografiche e magnifici picnic.
Al momento in costruzione altre tre strutture di questo tipo, dove l’isola più grande sembra essere composta da nove moduli con ulteriori isole, che galleggiano nelle vicinanze.
Questo progetto oltre a porsi come obiettivo quello di soddisfare le esigenze della collettività andando a dare vita a nuovi spazi pubblici, ma anche quello di creare un habitat per la flora e la fauna, infatti, verranno piantate erbe, cespugli e alberi, che daranno la possibilità di fungere da “oasi” per gabbiani, cigni e altri volatili locali.
Al di sotto della superficie dell’acqua cresceranno alghe e molluschi, creando l’habitat ideale per i pesci e la vita marina.
I “Parkipelago” si rivelano una valida possibilità progettuale, soprattutto in questo complicato periodo storico come quello che purtroppo tutti noi stiamo vivendo, in cui anche le grandi città devono riconsiderare gli spazi e i luoghi all’insegna del distanziamento sociale richiesto dalle norme anti contagio.