Questa volta non c’entra il Covid-19, infatti a causa del meteo sfavorevole la missione Demo-2 di SpaceX (NASA) non è decollata l’altra sera da “Cape Canaveral”. Sarebbe stato un lancio storico, sfortunatamente è destinato a ritardare di qualche giorno.
La prossima data di lancio è stata stabilita per il 30 maggio 2020. Il razzo era pronto per il rilascio dalla NASA proprio alle 22:33 (ora italiana) di mercoledì 27 maggio 2020, ma a causa delle condizioni meteo alquanto sfavorevoli il lancio non è partito dalla piattaforma “39A del Kennedy Space Center” di Cape Canaveral (Florida).
Era assolutamente la prima volta che una compagnia aerospaziale privata aveva intenzione di inviare l’uomo “fra le stelle” andando così a segnare l’inizio di una nuova era spaziale.
È davvero un grande peccato che un lancio simile sia stato rimandato, perché sarebbe stato storico, proprio dovuto al fatto che gli Stati Uniti potevano riconquistare la definitiva “autonomia spaziale” che dalla chiusura del Programma Space Shuttle (nel 2011) hanno dovuto usufruire per poter portare i loro uomini nello spazio, proprio le navette russe “Soyuz”.
La “SpaceX” è ormai coinvolta da anni, fin dalla sua fondazione (nel 2002) al lancio di satelliti, ed era solo questione di tempo prima che riuscisse a trasportare anche il primo equipaggio umano “Elon Musk” l’obiettivo era quello di provare perlomeno a gettare le basi per i voli dell’uomo verso il pianeta più ambito, cioè Marte.
Ricordiamo che il lancio previsto per oggi doveva andare a rappresenta una tappa fondamentale per il mondo dell’astronomia.