Cento anni fa nasceva Gianni Rodari

Il 23 ottobre del 1920 nacque Gianni Rodari, che divenne famoso come autore per bambini. Iniziò la carriera da scrittore con opere rivolte verso i figli di genitori di orientamento marxista, successivamente abbandonò i toni polemici e la propaganda comunista nelle sue opere, componendo filastrocche e storielle per qualsiasi bambino.

Gianni Rodari
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Qual è l’autore per bambini più popolare e amato? Gianni Rodari, senza dubbio. Quante filastrocche sono entrate nella testa di bambini di ogni generazione! Quante sue storielle hanno conciliato il sonno a bambini con paura del buio, con l’insonnia o semplicemente desiderosi di ridere. Andiamo dunque alla scoperta di questo famosissimo autore

Giovanni Francesco Rodari, chiamato da tutti “Gianni”, nacque il 23 ottobre di cento anni fa esatti, nel 1920, a Omegna, in provincia di Novara. Fin da bambino iniziò a comporre poesie, tanto che a soli otto anni una sua poesia venne pubblicata su un periodico locale. Da adolescente si dimostrò molto interessato allo studio e ai problemi educativi. Il mondo dei bambini lo vide da molto vicino, dal momento che per alcuni anni fu maestro di scuola elementare, insegnando nelle scuole della sua zona d’origine. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale aderì alla Resistenza nella sua parte più estremista, aderendo infatti, subito dopo il conflitto, al Partito Comunista Italiano. Fu da qui che iniziò a intraprendere la carriera vera e propria di scrittore. La sensibilità nei confronti dell’infanzia lo portò a comporre storie fantastiche che i bambini apprezzavano tantissimo: egli aveva un’innata capacità di mescolare il reale e il fantastico nelle sue storie, evitando la fantasticheria, che riteneva priva di utilità, e dando un immenso valore alla fantasia, che voleva stimolare con assiduità vista la capacità di questa, secondo lui, di migliorare il mondo

Una copia del “Pioniere” del 1952

Nel 1950 fondò “Il Pioniere”, un settimanale illustrato per ragazzi, nelle cui storie si focalizzava sempre più sull’educazione dei bambini. Ciononostante il suo pubblico fu molto ridotto all’inizio, dal momento che metteva estremamente in evidenza la sua posizione politica: i suoi scritti erano adatti solamente per figli di genitori marxisti

Successivamente decise di stemperare gradualmente i toni polemici e le sue posizioni politiche nelle opere, e così il suo pubblico divenne sempre più ampio. Questo cambiamento si nota anche nell’opera “Filastrocche in cielo e in terra”, pubblicato nel 1960, formato da alcune filastrocche presenti nei precedenti libri “Il libro delle filastrocche” (1951) e “Il treno delle filastrocche” (1952) rielaborate e ripulite dagli elementi politici

“Favole al telefono”, il capolavoro di Rodari

Oltre a questa, le altre opere più famose sono “Il romanzo di Cipollino” (1951), in cui viene proposta una visione totalmente marxista, “Gelsomino nel paese dei bugiardi” (1958), in cui i riferimenti a ideologie comuniste sono molto più attenuate, e infine il suo capolavoro assoluto, ovvero “Favole al telefono” (1962), in cui Rodari si rende quasi totalmente neutrale politicamente, e quindi ebbe un grandissimo successo in ogni tipo di ambiente. Questo libro è formato da una serie di favole che un fittizio ragionier Bianchi narra alla sua bambina ogni sera per conciliarle il sonno, ma non potendo essere a casa sei giorni su sette a causa del lavoro deve raccontarle al telefono (da qui in nome dell’opera). Queste favole sono caratterizzate dall’immediatezza e la trasparenza stilistica propria di chi racconta una storia a diretto contatto con un bambino: sembra davvero che siano state narrate e solo in un secondo momento messe per iscritto. 

Altre opere famose di Rodari sono “Gip nel televisore” (1967), che contiene l’esplicito messaggio educativo di evitare la dipendenza dal televisore, e “Grammatica della fantasia” (1973), in cui l’autore spiega l’itinerario che egli stesso ha compiuto per creare le proprie opere

Nel 1970 lo scrittore piemontese ottenne l’immancabile Premio Andersen (l’equivalente del Premio Nobel nell’ambito della letteratura infantile). Dieci anni più tardi, il 14 aprile 1980, morì improvvisamente a cinquantanove anni a seguito di un’operazione alla gamba sinistra. Venne sepolto nel cimitero comunale monumentale Campo Verano a Roma, dove tuttora riposa. 

La tomba di Gianni Rodari

I diritti delle sue opere sono oggigiorno detenuti dall’editore Einaudi, che ha enormemente contribuito alla gloria dell’autore piemontese. Al giorno d’oggi la fama di Rodari è globale: i suoi scritti sono stati infatti tradotti in tutto il mondo.

Gianni Rodari in alcune interviste originali

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