Non hanno alzato sul capo cartelloni di protesta per poi tornare a casa, non si sono fatte compiacere in diretta mondiale e poi hanno lasciato che altri agissero per loro. Ecco alcune tra le donne da tutto il mondo che, in un 2020 ormai quasi concluso, hanno saputo mostrarsi per ciò di cui sono capaci. Politica, sport, scienza e letteratura: nessun ambito è riservato ai soli uomini e nessun pregiudizio è così stretto da riuscire a impedire a una donna di emergere.
Stephanie Frappart, 36 anni, il 2 dicembre 2020 è diventata la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League maschile, Juventus-Dinamo Kiev. La direttrice di gara francese aveva già fischiato nella finale di Supercoppa Europea nel 2019 e nell’ottobre dello scorso anno aveva esordito in Europa League. Ciò che colpisce è il fatto che non abbia rilasciato alcuna intervista prima dell’incontro. «È un privilegio, un onore e una responsabilità», aveva dichiarato quando era stata chiamata in Ligue 1. Sapeva ormai di essere diventata un simbolo di ispirazione per tante ragazze calciatrici e di rivoluzione per uno sport da sempre considerato esclusivamente maschile.

Kamala Harris, 56 anni lo scorso novembre, è stata eletta vicepresidente degli Stati Uniti d’America, come braccio destro del democratico Joe Biden. «Sebbene io sia la prima donna a ricoprire questo incarico, non saró l’ultima. Penso a intere generazioni di donne che hanno battuto la strada per questo preciso momento. Penso alle donne che hanno combattuto e sacrificato così tanto per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti». Ringrazia così il popolo statunitense la prima vicepresidente donna e di origini afro e indo-americane, già eletta procuratore generale della California fino al 2017 e diventata la prima statunitense di origine asiatica a essere eletta al Senato nello stesso anno. Simbolo ormai dell’ascesa sociale femminile afferma: «Ogni ragazzina che ci sta guardando in tv impara che questo è il paese delle possibilità».

«Sono donna e scienziata, ecco perché ho tanti nemici», sostiene Ilaria Capua, 54 anni, virologa pluripremiata ed ex-parlamentare italiana. In un anno segnato dalla lotta contro il Coronavirus, torna sulle prime pagine nazionali dopo il trasferimento in Florida, dimostrando come anche la scienza testimoni l’avanzata sociale delle donne. «Noi siamo ad un bivio: possiamo decidere di vivere in un posto migliore o tornare dove eravamo prima», afferma la ricercatrice e professoressa. Dopo mesi su giornali e in diretta tv, ha potuto marcare anche quello scientifico come territorio conquistato dalle donne.
Infine, il 2020 è stato l’anno dei quattro premi Nobel conferiti a donne meritevoli, tra i meno di 60 consegnati a donne dalla sua nascita nel 1895. Tra queste Louise Glück, classe 1943, poetessa, scrittrice e professoressa all’università di Yale, di origini ungheresi e nata a New York. Già vincitrice di un Premio Pulitzer, corona la sua carriera con il Nobel per la letteratura: la sua poesia è personale, racconta della vita tra le mura domestiche e fra i suoi oggetti, di una femminilità vista come romanticismo e sensibilità. Perché le donne sono anche un po’ questo.
Queste sono le donne capaci di valere per ciò che fanno e non per ciò che sono; che ritengono le proprie professioni o capacità di ugual rilievo rispetto a quelli di tutti gli altri, non perché migliori in quanto donne, ma poiché uguali in quanto umane. Che sia arbitrato da un uomo o da una donna, il calcio e le sue regole sono uguali per tutti, i diritti politici valgono equamente, la scienza è senza genere e i romanzi permettono a tutti di sognare. Non hanno posato su copertine per sentirsi donne, non hanno usato come arma la violenza, ma la miglior forma che ci sia per guadagnare il rispetto di tutti: mostrare la propria intelligenza.
In un anno di lockdown dove sono aumentati i femminicidii, è bello sentire che delle donne sono riuscite ad emergere grazie al loro coraggio, tenacia, passione, intelligenza.Dà speranza il fatto che in un mondo pieno di violenze e soprusi, ci siano delle donne che non mollano e sono in grado di riscattare il genere femminile poiché è ora di considerare le donne come un elemento fondamentale della società. E’ un articolo scritto molto bene e siamo d’accordo con tutto quello che dici.
Buongiorno Bianca, complimenti per l’articolo ben steso, io e i miei compagni l’abbiamo trovato interessante, la parte che ci ha colpito di più è stato l’approfondimento che parlava della nuova vicepresidente Kamala Harris, un compito molto impegnativo e di grande responsabilità per una persona. Al giorno d’oggi è strano che ci siano ancora così poche donne che ricoprano ruoli così importanti.
Buongiorno Bianca, io e delle mie compagne ci siamo confrontate dopo aver letto il tuo articolo, troviamo che tu abbia toccato molti aspetti importanti al giorno d’oggi, concordiamo sul fatto che queste donne da te citate non si siano mostrate su delle copertine o interviste ma hanno usato l’intelligenza per emergere, ammiriamo il fatto che tu abbia aggiunto una donna italiana, diventata virologa e parlamentare. Speriamo anche noi in un futuro dove sempre più donne riescano a emergere e a farsi rispettare, fino ad arrivare alla parità di genere.
Ho trovato molto interessante Stephanie Frappart ,colei che è diventata la prima donna ad arbitrare una partita maschile di Champions League.
Penso che questo sia stato un grande cambiamento che ha aiutato tante donne e ragazze ,a credere in quello che vogliono fare , nonostante questo campo sia considerato esclusivamente maschile.
Ritengo che sia stata uno stimolo al cambiamento e che sia un modello per tutte quelle donne che vorrebbero avvicinarsi al calcio ma hanno paura di ricevere critiche ,quindi posso ritenere Stephanie una di quelle ragazze che hanno cambiato la storia e che sono diventate dei simboli per tutti, come l’infermiera Alessia Bonari.
La sua foto è diventata virale , diventando anche il simbolo della lotta conto il covid .
Grazie a quella foto, che mostrava i segni sul suo volto , dovuti alle ore trascorse indossando gli apparecchi anti contagio nelle corsie del suo ospedale, Alessia è diventata il volto della lotta al coronavirus.
Penso che persone come lei siano persone da ammirare e da imitare ,perchè tutti gli sforzi che ha fatto, e che sta tutt’ora facendo, sia qualcosa di speciale, qualcosa che potrebbe salvare la vita a tante persone, pur mettendo in pericolo la propria.
Tra queste la donna che più mi hanno colpito é sicuramente Ilaria Capua, una virologa di 54 anni che con due sue frasi mi ha fatto capire molte cose. La prima é: siamo in un bivio sta a noi la scelta se tornare nella vita di prima o crearne una nuova, la seconda è: la pandemia ci ha fatto crescere. In queste due frasi mi sono rispecchiata molto, la pandemia ci ha fatto crescere e ci ha fatto capire l’importanza che hanno anche le minime cose come una passeggiata fuori o stare in famiglia, o un semplice abbraccio. Ilaria Capua secondo me è una donna di grande importanza e io ho scelto lei.
Buongiorno Bianca, davvero un bell’articolo, scrivi molto bene: semplice e coinciso.
Il nostro insegnante ci ha invitati a leggere il tuo articolo e successivamente ci siamo confrontati su ciò che hai scritto. Hai pienamente ragione quando dici che nessun ambito è riservato agli uomini o alle donne, peccato che pur essendo nel 2021 molte persone ancora non lo capiscono e si stupiscono vedendo una donna che fa carriera. Queste donne sono grandi esempi perché non hanno parlato davanti a fotocamere e microfoni con lo scopo di esaltarsi, ma hanno davvero combattuto usando l’arma più forte che ci è stata donata: l’intelligenza.
È bello anche il fatto che ci sia una donna italiana, perché non ci sono molte donne italiane che usano effettivamente la loro intelligenza, la maggior parte vive in una finta realtà è passa ore davanti al telefono facendo stories su instagram per far vedere a tutti quanto sono belle o quanti soldi possiedono.
Speriamo che l’Italia si possa riempire di giovani intelligenti che riescano a combattere per la parità di genere.
Ciao Bianca,
ti scrivo per dirti che il pezzo che hai scritto fa davvero pensare. Le donne che hai citato hanno dato al 2020 una sfumatura più “concreta”, proprio nel periodo in cui le certezze erano poche. Kamala Harris è la donna che mi ha stupito di più, una donna forte e solare. Inoltre, come hai detto tu, la prima donna vicepresidente di origini afro e indo-americane. Veramente un esempio per tutti! In generale comunque tutte le donne meritevoli (non solo nel 2020) hanno lasciato un segno. Per esempio l’attrice Anya Taylor-Joy, che quest’anno ha debuttato con una serie su Netflix, ha eliminato quelli che sono i canoni di bellezza. Ti ringrazio molto per quello che hai scritto.
Tra le donne presentate nell’articolo mi ha interessato particolarmente Ilaria Capua, una virologa italiana che lavora all’Università della Florida.
Ilaria Capua è una figura di punta della medicina italiana ed internazionale, e si è rivelata molto importate soprattutto in quest’anno segnato dalla pandemia di COVID-19 in quanto ci ha fornito l’opinione e il punto di vista di un esperto su questa questione che ormai riguarda tutti noi.
Se dovessi aggiungere una persona a questa lista personalmente aggiungerei Ursula Von Der Leyen, la presidente della commissione Europea, che quest’anno ha dovuto dimostrare di essere capace di guidare un’unione di quasi 30 stati tra i più importanti del mondo durante questo periodo di crisi. Il suo compito a mio parere supera in difficoltà quello dei presidenti delle varie nazioni durante periodi difficili come la seconda guerra mondiale, in quanto invece di cercare il modo migliore per vincere contro gli altri stati ha dovuto fare qualcosa di molto diverso: guidare stati con culture e ideologie diverse verso l’obiettivo comune di limitare i contagi, combattendo la disinformazione che è un problema sempre più grande e cercando di non creare conflitti interni.
La figura femminile che mi ha colpito di piu’ da quelle presentate dal giornale Ermes è stata Stephanie Frappart, che è stata il primo arbitro donna di una finale di Champions League, prima di questa finale però ha arbitrato altre partite importanti come la finale di Supercoppa Europea nel 2019.
Questa donna è un esempio del fatto che una donna può fare le stesse cose che fa un uomo.
Lei sapeva che dopo quel giorno sarebbe stata un’ispirazione per tutte le ragazze calciatrici che devono giocare in uno sport prevalentemente maschile
Buongiorno Bianca,
Innanzitutto, complimenti per l’articolo! Mi conforta e mi dà speranza leggere e approfondire le storie di donne come queste, che nonostante tutto ce l’hanno fatta. Concordo pienamente con te sul fatto che il mostrare la propria intelligenza sia la migliore arma che noi tutti possediamo e che nessun pregiudizio o stereotipo debba impedire a una donna di fare ciò per cui è portata e per cui ha lavorato duramente. La figura femminile che più mi colpisce tra quelle descritte è sicuramente quella di Kamala Harris. La ammiro perché, essendo la prima vicepresidente donna e di origini afro e indo-americane, ha dovuto combattere non solo contro gli stereotipi di genere ma anche contro le discriminazioni razziali. Oltre a ciò la stimo molto perché ha sfruttato ogni sua apparizione pubblica per spronare ed incoraggiare ogni donna e ragazza a farsi valere e ad essere ambiziosa e determinata. Io, personalmente, avrei aggiunto Svetlana Tikhanovskaya, la donna bielorussa che si è candidata contro il presidente Lukashenko e che, dopo il voto, è stata costretta a scappare in Lituania assieme ai figli. A mio avviso è importante nominarla per il coraggio che ha dimostrato opponendosi ad una dittatura. Bisogna ricordare, però, che non è stata l’unica; anche Maria Kolesnikova ha preso la stessa importante decisione di candidarsi con l’obbiettivo di ottenere un regime democratico e per questo è stata arrestata a settembre.
Ciao Bianca,
il tuo articolo è un grande esempio di gratificazione per le donne, donne forti con uno spiccato carattere, intelligenza e tenacia di cui si parla in tutto il mondo. Non bisogna dimenticare però di fare un accenno anche sulle donne che nell’anno 2020 hanno lavorato duramente per ore e ore in tutti gli ospedali affianco ai malati Covid. Donne dai nomi meno altisonanti che però hanno saputo coincidere il lavoro con il ruolo di moglie e madre; a volte dimenticando questi ultimi due e dedicandosi totalmente alla professione di medico, infermiere…
Ciao Bianca,
mi ha fatto molto piacere leggere il tuo articolo; l’ho trovato semplice ma allo stesso tempo profondo e con un messaggio importante. Kamala Harris è la figura femminile che mi ha colpito di più e spero che grazie al suo prestigioso ruolo politico possa diventare un punto di riferimento e di ispirazione per tutti quanti, senza distinzione di genere e di etnie. Inoltre penso che questo suo incarico politico sia un ottimo passo avanti nella storia del ruolo della donna.
ciao Bianca,
abbiamo letto il tuo articolo e ci è piaciuto molto. Tra le donne che hai citato abbiamo trovato molto interessante Kamala Harris. Lei oltre ad avere raggiunto traguardi molto importanti, prima donna eletta vicepresidentessa degli stati uniti, rappresenta l’uguaglianza e la forza che abbiamo noi donne all’interno della società. Presentandosi come esempio che non importa il proprio genere, se si crede davvero in qualcosa si può ottenere. E’ diventata simbolo dell’ascesa sociale femminile e voce per tutte le donne americane, portando molti cambiamenti nella nostra società.