A Tianshui, in Cina, il celebre architetto giapponese Sako ha progettato una struttura alquanto singolare, destinata ad essere un asilo e nota con il nome di “Kaleidoscope” .
Lo studio prevede l’utilizzo di vari colori (ed è uno dei principali motivi per il quale questo complesso architettonico è oggi conosciuto) che si applicano ad esattamente 438 pezzi di vetro che incornicia porte e finestre, così come i corrimano, corridoi e scale, andando a creare un effetto meravigliosò, in cui ogni colore prende il suo posto creando una visione del tutto davvero caleidoscopica.
Insomma, straordinario, anche perché, chi non ha mai giocato e apprezzato la bellezza del piccolo caleidoscopio?
Tutti almeno una volta nella vita ci abbiamo giocato e ne siamo rimasti ammaliati e supponiamo che la sensazione di entrare in una struttura che si prefigge come uno degli obiettivi quello di realizzare un oggetto simile, deve essere davvero stupefacente.

Un altro scopo che ci si è posti durante la costruzione di Kaleidoscope è quello di ispirare l’immensa creatività dei bambini e stimolarli alla fantasia, tutto attraverso questo grande edificio, ed a proposito di ciò le autorità cinesi dichiarano: «Quando i bambini cresceranno, ricorderanno uno scenario così spettacolare e saranno orgogliosi della loro città natale. Ci aspettiamo che questo asilo possa essere abbracciato da tutti e diventare un nuovo punto di riferimento per la città di Tianshui».

Tuttavia, tale edificio trae ispirazione a quella che era la tradizionale forma di abitazione nelle caverne dell’altopiano di Loess (in cui si trova la città cinese) ed è caratterizzato da tre piani illuminati da una moltitudine di variazioni cromatiche, grazie alla presenza del vetro che lascia trasparire la luce naturale del Sole e crea giochi di cromatismo ineguagliabili all’interno della struttura.
Le sfumature che si creano aumentano e si riducono progressivamente, dato che dipendono dalla sovrapposizione dei colori che a loro volta mutano, oppure possono passare da un piano verticale ad uno del tutto orizzontale, data anche la presenza di una sorta di cupola di vetro posta sul soffitto, la quale lascia trasparire la luce che viene dall’esterno.

Nonostante ciò, le aperture dell’asilo sono tutte a volta ogivale (ad arco) mentre l’atrio centrale all’edificio è circondato da balconate (anch’esse ovali) che portano a determinate aule.
Evidente è che questo asilo si differenzia dagli altri ed è anche lontano da quella che è la nostra idea di scuole, ma nel complesso è assolutamente una trovata geniale, che mira a creare un ambiente in continua mutazione a livello cromatico e vivace, in cui i bambini possono trovare il loro spazio e sviluppare la creatività propria di quell’età e chissà poi coltivarla in futuro.
Fondamentalmente si tratta di un luogo quasi fiabesco che permette ai più piccoli di giocare con l’immaginazione ed ammirare tutti i colori dell’arcobaleno che rivestono il loro asilo.