Maradona rappresenta un idolo per molti ragazzi che aspirano a diventare calciatori. Morto neanche due mesi fa, il 25 novembre, ha lasciato un vuoto incolmabile per tutta l’Italia, ma soprattutto per Napoli. Il calciatore ha infatti giocato per la maggior parte della sua carriera nella squadra bianco e azzurra, regalandole molte vittorie.
E’ per questo motivo che Jorit, street artist napoletano, ha deciso di dedicargli un intero murale a Quarto, comune alle porte di Napoli, nella stessa strada in cui tre anni fa l’artista napoletano aveva dipinto l’ex capitano azzurro Marek Hamsik.

L’opera d’arte non è solo un memoriale del calciatore, ma anche un modo di Jorit per sensibilizzare le persone a tematiche come la droga, il gioco, l’alcol, che avevano, purtroppo, caratterizzato la vita del calciatore argentino.
Sotto la foto pubblicata su instagram, che sta facendo il giro del web, l’artista riporta infatti un’importante citazione di Maradona: “Ho cominciato a 24 anni quando ero al Barcellona. E’ stato l’errore più grande della mia vita. La droga uccide e sarei morto se avessi continuato. Ora sono 13 anni che non tocco più nulla e la mattina mi sveglio felice.”
Lo stesso artista, rifacendosi a queste tematiche, dice di ricordare che su una fermata del treno che collega Quarto a Napoli aveva letto “Quarto si droga per difesa psichica”, è così che ha deciso di utilizzare l’arte come un mezzo per sensibilizzare le persone a non sottovalutare i problemi, ed il murales dedicato a Maradona ne è un importante esempio. Lui stesso afferma che ci sia bisogno di un futuro in cui sostituire la droga con i sogni.
Lo street artist napoletano, con l’opera d’arte dedicata al calciatore, ha trovato un modo per comunicare alla popolazione più giovane, da cui è maggiormente seguito, un messaggio importantissimo, che spesso i ragazzi non percepiscono.
Ritraendo il calciatore, con dei segni rossi sul viso, ha anche toccato la tematica dell’uguaglianza sociale, rappresentando il simbolo dell’appartenenza al progetto Human Tribe, come in molti altri ritratti di Jorit, dall’Africa al Sudamerica.
Avvalendosi di uno degli esempi più importanti è riuscito infatti a far emergere quanto per essere felici non ci sia bisogno della droga, come lo stesso calciatore argentino ha affermato.