Festival della Dottrina Sociale, su Ermes il racconto a puntate

L'edizione 2020 si è svolta novembre scorso in streaming, con un progetto innovativo che ha coinvolto oltre 24 città in tutta Italia. Alcuni studenti della nostra scuola hanno seguito alcuni eventi e ve li racconteranno con una serie di articoli pubblicati sulla nostra testata.

Il palco dell'edizione 2020 del Festival della Dottrina Sociale 2020
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

E’ stata un’edizione all’insegna della relazione quella che ha caratterizzato il Festival della Dottrina Sociale 2020, andato in scena dal 23 al 29 novembre 2020 in modalità streaming a causa delle limitazioni dettate dal decreto sulla pandemia Covid-19. Un’edizione che, tuttavia, è riuscita ad ampliare il proprio raggio d’azione riuscendo, grazie alle nuove tecnologie, addirittura a mettere insieme, da nord a sud della nostra penisola, da Aosta a Mazara del Vallo, 24 città, in cui sono state organizzate eventi e iniziative anche molto originali legate al Festival.

Il tema del Festival 2020

Il tema che gli organizzatori dell’evento avevano scelto per l’edizione 2020 è “Memoria del Futuro”. Un accostamento decisamente interessante che si spiega ricordandoci che siamo parte di una storia che si muove dentro un grande abbraccio. L’obiettivo è recuperare l’originaria ispirazione al Bene, rappacificandoci col passato, che dissodato da nostalgia o rammarico, diviene terreno fertile per costruire il futuro.

Il Festival ha avuto inizio il 23 novembre e la parte “pratica” si è conclusa il 29 novembre. Nonostante questo, gli articoli e le interviste ad esso legate, si stanno svolgendo proprio nel mese di gennaio. L’evento includeva vari convegni, progetti e azioni concrete, tutte legati al tema principale della Memoria del Futuro.

Le città coinvolte, come dicevamo, sono state 24 sparse in tutta Italia, tra cui: Acerenza, Aosta, Asti, Benevento, Bologna, Brindisi, Campobasso, Ferrara, Frosinone, Lamezia Terme, Lugano, Mazara del Vallo, Napoli, Palermo, Pesaro, Pisa, Potenza, Ragusa, Roma, Sondrio, Torino, Trento, Treviso.

Il sindaco di Mazara del Vallo che inaugura il progetto della sua città

Ognuna di queste ha pensato e programmato un evento simbolico in segno di adesione al Festival di Verona che, prossimamente vi racconteremo qui su Ermes. Quest’anno, infatti, alcuni degli studenti della Scuola alle Stimate di Verona sono stati coinvolti nel progetto, grazie alla professoressa Valentina Arduini, per raccontare le manifestazioni che si svolgevano di ogni città. 

È stata un’ottima occasione per gli studenti per mettersi in gioco e per mettersi alla prova nel campo dell’editoria. 

Cos’è la Dottrina Sociale della Chiesa?

La Dottrina Sociale della Chiesa è, come descritta nel sito ufficiale del Festival, la Chiesa che non ha mai rinunciato a dire la «parola che le spetta» sulle questioni della vita sociale. Negli ultimi 120 anni in particolare il suo insegnamento ha preso forma in una sequenza di documenti fondamentali che, proponendo principi e criteri di interpretazione degli eventi contemporanei, hanno fornito a più riprese direttive d’azione per la promozione di un umanesimo integrale e solidale.

In sintesi la DSC si impegna, ormai da 10 anni, ha creare un inclusione sociale e solidale tra la popolazione, abbattendo le barriere spazio-temporali ed insegnandoci ad accettare ed integrare le nostre diversità. 

Il messaggio del Papa

Ogni anno, al Festival della Dottrina Sociale, Il Santo Padre lascia un suo messaggio importante. Di seguito quello del novembre scorso.

Quello che avete letto è il primo articolo che riguarda il Festival, Ermes tornerà a parlarvene nei prossimi giorni con nuovi approfondimenti.

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Sono una studentessa al secondo anno di liceo classico alle Stimate, mi chiamo Mariavittoria e abito nella provincia di Verona. Sono una persona solare e cerco sempre il lato positivo delle cose, mi piace contagiare gli altri con l’entusiasmo e vedere in loro la serenità che provo a trasmettere. Nel tempo libero mi piace disegnare, ascoltare musica di vari generi e trovare sempre nuovi passatempi, ma più di tutto mi piace dormire. Pratico uno sport a livello agonistico tre volte a settimana e partecipo a diversi corsi extrascolastici. Il fine settimana (oltre a dormire molto) cerco di “staccare la spina” dalla frenesia di tutti i giorni e mi distraggo uscendo con gli amici e guardando serie tv. Non ho un’idea precisa su un eventuale professione dopo gli studi, ma ciò a cui aspiro è trovare un lavoro che mi piaccia e, soprattutto, che mi permetta di viaggiare il più possibile. Mi piacerebbe molto fare l’esperienza di studio all’estero durante il liceo.

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