Dumbo, Peter Pan e gli Aristogatti, da oggi, sono film per adulti. Disney+ ha preso una decisione destinata a far discutere: sembra infatti che abbia eliminato dal suo catalogo per bambini tre classici dell’animazione pocanzi citati, film che già in passato erano stati al centro di polemiche per la presenza di elementi a sfondo razzista. La censura è stata applicata, al momento, solo nel Regno Unito, e riguarda i minori di 7 anni non accompagnati dai genitori. Inoltre, all’inizio dei tre film d’animazione, è stato introdotto il seguente disclaimer: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”.
Perché Disney Plus ha censurato Dumbo, Peter Pan e gli Aristogatti?
I tre film storici della Disney veicolerebbero messaggi razzisti e non inclusivi. La rappresentazione di Dumbo è stata accusata di aver ridicolizzato gli afroamericani schiavi nelle piantagioni meridionali, che cantano dei versi che suonerebbero irrispettosi: “Quando riceviamo la nostra paga, buttiamo via tutti i nostri soldi“.
Il film gli Aristogatti, del 1970, è stato rimosso in quanto è presente un gatto siamese chiamato Shun Gon, i cui occhi obliqui e denti sporgenti sono stati descritti come una caricatura delle persone dell’Asia Orientale che offenderebbe il popolo asiatico.
Peter Pan, del 1953, ritrae stereotipi offensivi, in quanto i membri della tribù di nativi americani sono indicati come “pelli rosse”, appellativo considerato offensivo.
Anche altri classici sono stati censurati
Pure la famiglia dei Robinson, degli Anni ’60, è stata criticata per i suoi pirati “faccia gialla” e “faccia marrone”.
Il precedente, ma questa volta non riguarda la Disney, è la censura subita da “Via col Vento”, che, da giugno scorso, è stato eliminato da alcune piattaforme per gli stereotipi schiavisti che rappresenta. Da lì, ecco anche i cartoni “razzisti”.
A Natale invece, è uscito un film d’animazione intitolato Soul. Ambientato nel mondo del jazz con un protagonista afroamericano. I doppiatori sono bianchi, e sui social molti hanno gridato alla discriminazione. Disney Plus ha promesso che, per il futuro, anche i doppiatori dei personaggi neri saranno rigorosamente di colore.
In nome del politicamente corretto stiamo cancellando le nostre radici, film, libri, monumenti che fanno parte della nostra storia e che ci hanno portato ad essere quello che siamo, frutto di un percorso lungo nel tempo. Così facendo chi verrà dopo di noi eliminerà tutto quello che fa parte della nostra cultura perché il pensiero del domani non sarà più quello di oggi.