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Il Bhutan è uno stato montuoso nella catena dell’Himalaya, confinante con la Cina e l’India. Ha le dimensioni della Svizzera, ma ha meno di un decimo della sua popolazione, che è divisa in tribù con particolari scale gerarchiche.

Una vallata nel Paese

È uno dei Paesi più poveri, ma nessuno muore di fame e il 90% della popolazione usufruisce dei servizi sanitari gratuitamente. I crimini sono pochissimi, come anche il consumo di droghe, e molte persone tendono a non chiudere la porta di casa o del proprio negozio.

Pensate che da anni il Bhutan ha adottato l’indicatore FIL per calcolare il benessere dello Stato, in sostituzione del più noto PIL (prodotto interno lordo).  

Cos’è il FIL?

Il termine FIL (Felicità Interna Lorda) nasce nel 1972, quando il re del Bhutan, Jigme Singye Wangchuck IV, ancora adolescente, viene intervistato sul PIL del suo Paese e risponde che l’unica cosa importante è la felicità interna lorda.  

In questo Paese il benessere della popolazione, la tutela dell’ambiente e l’armonia comunitaria, sono stati sempre importanti, ancora prima del 1972 e del concetto di FIL. 

Gli attuali regnanti del Bhutan

Solo nel 2008 Jigme Khesar Namgyal Wangchuck V, figlio del precedente monarca, decide di inserire il FIL nella costituzione, la prima Costituzione Democratica del Paese.

Il Fil trae ispirazione dalla filosofia buddista e pone la persona al centro dello sviluppo: riconosce che l’individuo ha bisogno della spiritualità e dell’eticità oltre che dei beni materiali, così importanti nel mondo occidentale. Il benessere di una persona è qualcosa di troppo complesso per essere misurato e indicato solamente con fattori economici. Il PIL non basta e può portare informazioni sbagliate sulla prosperità di un Paese: può crescere non solo se tutto fila liscio, ma anche in periodo di guerra o se ci si ammala di più.  

In un discorso nel 1968 J. F. Kennedy afferma che il prodotto interno lordo non possa dare indicazioni sulla nostra felicità: «Il Prodotto Interno Lordo include l’inquinamento della nostra aria e la pubblicità delle sigarette, il costo delle ambulanze che ripuliscono le nostre strade dalle carneficine. Il PIL include anche il costo dei lucchetti che servono per blindare le nostre porte e quello delle prigioni per le persone che li scassinano…».

Come si misura?

Il FIL è basato su quattro pilastri: la conservazione delle culture locali, la tutela dell’ambiente, uno sviluppo sostenibile e una buona amministrazione. È calcolato attraverso trentatré indicatori, ciascuno di questi è formato da una serie di parametri che hanno lo scopo di individuare la felicità in nove settori: il benessere generale, la salute, l’educazione, il rispetto per la diversità culturale, il mantenimento della vitalità delle comunità, promozione di un buon governo, un’agricoltura biologica, il rispetto degli ecosistemi e il miglioramento della qualità della vita sono importanti per avere un equilibrio nel corso dell’esistenza. 

L’economia deve interessare solo se crea un vantaggio alla popolazione e l’equilibrio socio-economico non deve essere minacciato dal desiderio del profitto

L’attenzione al futuro

La felicità non deriva dagli oggetti ma dall’armonia che ogni individuo deve mantenere con la famiglia, il villaggio, la nazione, l’ambiente, gli animali, i vegetali e i minerali. Per questo è il primo Paese al mondo a produrre meno CO2 di quanta ne assorba: il 60% del territorio, infatti, deve essere salvaguardato come una foresta.  

Il futuro del Bhutan

Per la protezione del Paese ed evitare un’invasione di turisti, si è introdotta una tassa giornaliera per lo sviluppo sostenibile. Nel 1999 il governo ha revocato il divieto per l’uso della televisione e di Internet, facendo diventare il Bhutan uno degli ultimi Stati ad introdurli.  

 Il Bhutan si rivela così uno dei Paesi più poveri, ma sensibilissimo al benessere della propria popolazione e al patrimonio ambientale.

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Ho 15 anni e frequento la V Ginnasio alle Stimate. Ho scelto questo indirizzo perché mi sono sempre piaciute le materie umanistiche, soprattutto la letteratura e la storia. Sono una ragazza solare e sorridente e cerco di vedere il lato positivo delle cose, so anche essere molto pigra, infatti, non pratico sport. Sono sempre stata abituata ad ascoltare molta musica, fin da quando ero piccola; ora è la mia passione più grande. Ascoltandola, mi libero da tutti i pensieri, mi isolo e, quando ho delle giornate no, mi rallegra. Potrei passare giorni e giorni ascoltandola e non mi stancherei mai. Mi piacciono molto anche i film e serie polizieschi o thriller; la mia serie preferita è Criminal Minds, infatti, mi ha sempre affascinato il mondo della criminologia. Nel futuro vorrei fare un lavoro in cui potrò aiutare le persone, mi piacerebbe lavorare nel campo della medicina o della psicologia.

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