Se credete che la giustizia possa essere ottenuta solo per gli uomini, vi sbagliate, perché ciò accade anche per le opere d’arte. Recentemente si è scoperto il proprietario legittimo di uno dei quadri più famosi al mondo: stiamo parlando di Cespugli di rose sotto gli alberi di Klimt, il quale era anche molto legato al territorio veronese, specialmente al Lago di Garda, dove dipinse alcuni quadri, come Veduta di Malcesine e La chiesa di Cassone, durante l’estate del 1913.
Veduta di Malcesine La chiesa di Cassone
La storia di Cespugli di rose sotto gli alberi
Viktor e Paula Zuckerkandl erano due collezionisti austriaci, i quali, nel 1911, avevano acquistato il quadro in questione, successivamente lasciato in eredità alla nipote Eleonora Stiasny.
Nel 1938, dopo l’annessione austriaca alla Germania nazista, Eleonora, essendo ebrea, venne obbligata a vendere il dipinto di Klimt a Hausler, il direttore della Scuola di Arti Applicate di Vienna e membro del partito nazista. Questo lo tenne fino alla sua morte nel 1966. Nel 1980 la Francia decise di acquistarlo da una galleria di Zurigo, che l’aveva comprato dalla compagna di Hausler. Da quel momento il dipinto è entrato a far parte della collezione del Musée d’Orsay in Francia.
La restituzione ai proprietari

La Francia si sta impegnando a restituire tutti i beni che furono ingiustamente rubati tra il 1933 e il 1945 e tra questi beni troviamo proprio l’opera in questione. Il ministro della Cultura francese ha dichiarato pubblicamente che verrà restituito ai legittimi proprietari.
Purtroppo, però, non sarà un facile processo, poiché attualmente quest’opera è ritenuta proprietà dello Stato, perciò “il governo francese presenterà un disegno di legge destinato ad autorizzare l’uscita di quest’opera dalle collezioni”, ha dichiarato il ministero.
Questo è il primo caso in cui un’opera di proprietà della nazione viene restituita al legittimo proprietario. La restituzione del quadro causerà una grande perdita al museo, ma la direttrice stessa ha dichiarato che la decisione presa fa parte del dovere di fronte alla storia.