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Una discussione tra due ragazzi, minorenni, e una ragazza evidentemente spaventata. E’ questa la scena che si è trovato davanti Michele Dal Forno, 21 anni, giovane rider veronese che sabato 17 aprile è intervenuto in soccorso della giovane ed è stato aggredito con un fendente al viso da uno dei due minori, che gli ha procurato un profondo squarcio dal naso all’orecchio sinistro.
La dinamica dei fatti
Michele stava consegnando delle pizze vicino all’Arena, erano circa le otto e mezza di sera quando ha notato che una ragazza, che conosceva di vista, stava venendo importunata da due ragazzi con fare minaccioso e prepotente.
Michele non ha fatto finta di niente, si è avvicinato alla ragazza salutandola e chiedendole se avesse bisogno di aiuto. La ragazza con voce spaventata ha risposto che andava tutto bene, ma Michele ha capito che lei era in pericolo.
Uno dei due ragazzi ha iniziato a importunare Michele: «Gli ho solo chiesto cosa avesse da fissarmi e intanto sentivo la ragazzina piangere e dire che aveva paura e li implorava di lasciarmi stare. Forse aveva già capito come sarebbe andata a finire…» racconta il rider.

In seguito l’altro ragazzo presente, un 16enne di origini albanesi, si era avvicinato a Michele e, tirando fuori un coltello, lo ha colpito in faccia creandogli un taglio molto profondo e ben visibile sul volto.
I due ragazzi, a quel punto, si sono messi in fuga, lasciando la ragazza in lacrime e il rider con il volto pieno di sangue.
Michele dopo l’accaduto ha dichiarato: «Ho chiesto alla ragazza chi fossero quei due, mi ha risposto che temeva l’avrebbero uccisa se me l’avesse rivelato. Poi ho saputo che da tempo i suoi genitori stavano cercando il modo di tenere lontano la figlia da quei coetanei. E ora in quartiere gira la voce che la sera stessa uno dei due si sarebbe vantato con gli amici di aver accoltellato un italiano».
Michele è stato portato in ospedale con urgenza, dove i medici hanno dato ben 60 punti di sutura.
La polizia, intervenuta sul luogo dopo la segnalazione di alcuni passanti, aveva trovato il ragazzo ferito e la giovane in stato di shock, e in poco tempo è riuscita a risalire all’aggressore sedicenne che in seguito è stato arrestato con l’accusa di lesioni gravissime. Il ragazzo era stato già denunciato in passato per episodi simili, commessi nel corso dell’ultimo anno.
La raccolta fondi
Questa notizia ha fatto il giro del web, portando tanta compassione, solidarietà e ammirazione verso il rider. La pizzeria per cui lavora ha deciso di creare una raccolta fondi per il ragazzo, affinché lo possa aiutare a coprire le spese legali e mediche.
«Abbiamo chiesto un piccolo contributo per un grande gesto. I soldi andranno direttamente a Michele. Abbiamo pensato che, dopo quello che è successo, potesse avere delle spese di una certa entità, sia legali che sanitarie» ha dichiarato il proprietario della pizzeria. La raccolta fondi ora ha raggiunto gli 86 mila euro, e la cifra continua a salire.
«Non mi sento un supereroe però so che lo rifarei, se una persona più debole è in difficoltà, è giusto intervenire» ha dichiarato Michele subito dopo l’accaduto.
Quello che preoccupa maggiormente è la cicatrice che gli taglia mezzo volto, simbolo di questo gesto coraggioso per il quale Michele non si è mai pentito. I medici sin da subito hanno affermato che servirà tempo per capire se quel segno potrà scomparire.
Il Comune di Verona lo premia
Il Comune di Verona ha deciso di premiare Michele, consegnandogli una medaglia per meriti. Questa gli è stata data dal sindaco Federico Sboarina. «Un gesto coraggioso – ha affermato il sindaco rivolgendosi al giovane – e hai obbligato ognuno di noi, che ha visto il tuo comportamento, a riflettere se in quella situazione avremmo fatto la stessa cosa». «Non è falsa retorica – ha continuato -, ma quanti trovandosi al tuo posto si sarebbero girati dall’altra parte o avrebbero fatto finta di non vedere ? Invece ogni giorno siamo chiamati a fare delle scelte e tu hai fatto quella più difficile».

Michele si è dimostrato un uomo coraggioso, con ideali ammirevoli, in particolare uno: aiutare le persone deboli in difficoltà. Quando lui si è trovato in questa situazione poteva semplicemente non fermarsi e continuare la sua serata di lavoro, ma, invece, ha preferito prendere posizione e tentare di agire. Sicuramente Michele è una persona da ammirare e da prendere come esempio.