Gravina: «Corsi di primo soccorso obbligatori per i calciatori»

Dopo il malore avuto in campo dal giocatore danese Christian Eriksen durante una partita dell'Europeo, il presidente della FIGC vuole valorizzare il primo soccorso e renderlo obbligatorio per i giocatori.

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L’episodio accaduto a Christian Eriksen durante la partita inaugurale della Danimarca contro la Finlandia ad Euro 2020 ha fatto scattare un campanello d’allarme che la Federcalcio italiana ha già colto. La FIGC si è presa dei piccoli attimi di riflessione che servono a noi tutti per evitare che determinate circostanze drammatiche possano ripetersi. Infatti, ciò che è accaduto in campo al centrocampista danese Eriksen deve servire da monito per far sì che si possa agire nel miglior modo possibile.

In conferenza stampa a Casa Azzurri, il presidente della FIGC ha illustrato qualche giorno fa l’avviamento dell’obbligo di un corso di pronto soccorso per tutti i giocatori professionisti. «Nella concessione delle licenze nazionali metteremo l’obbligo di corsi di formazione di primo soccorso agli atleti.» ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina. Questo corso servirà ad avere soggetti formati per intervenire come primo soccorso.

«Per la Nazionale lo faremo già dai prossimi giorni in ritiro a Coverciano.» ha affermato poi il presidente. Per quanto riguarda il caso Eriksen, Gravina ha detto: «In quel momento si è fermato il suo cuore ma anche quello di tutto lo sport. Noi possiamo apprezzare quanto fatto da Kjaer, il cui intervento è stato decisivo per continuare a vedere Eriksen vivo. Gli auguro di tornare presto a rimettersi.», specificando che il corso verrà avviato durante il periodo di preparazione nei ritiri delle squadre, attraverso i medici federali coordinati dal professor Zeppilli, con un programma che la commissione medico-federale sta già affrontando.

Christian Eriksen, calciatore danese

Dunque la Lega in collaborazione con la Federazione medico-sportiva potrebbe creare questo speciale corso di calcio a tutti i calciatori professionisti italiani. Tutto ciò, per far sì che se mai dovesse capitare una situazione del genere in campo, i calciatori possano avere la stessa prontezza di Kjaer nel mettere nelle condizioni i paramedici di effettuare il proprio lavoro nella miglior maniera possibile. Bisogna poi ricordare, che in molti lavori dei dipendenti sono tenuti ad effettuare dei corsi di primo soccorso per saper gestire situazioni che delle volte possono costare la vita. Il lavoro del calciatore non deve essere certamente da meno.

Il caso Eriksen ha fatto tornare alla memoria del calcio la vicenda di PierMario Morosini, centrocampista del Livorno, che il 14 aprile 2012, durante il match contro il Pescara, è deceduto a causa di una crisi cardiaca. Quindi questo fa capire quanto la salute degli sportivi è importante e al tempo stesso fragile, che a volte si salva per miracolo, come può essere il caso di Christian Eriksen, che si trovi il problema prima della tragedia, a volte invece, tristemente la tragedia non si riesce ad evitare.

Il calciatore danese è stato operato al cuore, e gli è stato installato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo che può intervenire immediatamente nell’eventualità di un nuovo arresto cardiaco, come ha comunicato la Federcalcio danese.

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