Tempo di lettura articolo: 3 minuti

È passato un po’ di tempo da quando abbiamo fatto musica insieme. Quasi 40 anni, in realtà. Ci siamo presi una pausa dalla primavera del 1982 e ora abbiamo deciso di terminarla“.

E’ così che gli ABBA pochi giorni fa, tramite una diretta Youtube, hanno annunciato il loro ritorno con un nuovo album “Voyage”, che uscirà il 5 novembre

Con quasi 400 milioni di album venduti in tutto il mondo, 17 hit al primo posto in classifiche di tutto il mondo e più di 16 milioni di ascolti globali settimanali, gli ABBA sono stati, e sono ancora, uno dei gruppi musicali più amati a livello internazionale.

“All’inizio erano solo due canzoni, e poi abbiamo detto, ‘Beh, forse dovremmo farne altre‘”, ha ammesso Benny Andersson. Infatti, sono state registrate ben 10 tracce

Sono già state rilasciate due canzoni, intitolate “I Still Have Faith In You” e “Don’t Shut Me Down”. La prima canzone è una ballata al pianoforte, che racconta il legame tra i quattro membri del gruppo. “Quando Benny ha suonato la melodia, sapevo che doveva riguardare noi”, ha detto Bjorn Ulvaeus. Il secondo pezzo racconta di una donna che torna dal suo partner anni dopo essersene andata.

I concerti virtuali 

Sicuramente l’annuncio dell’album ha stupito, ma le novità non terminano qui: gli ABBA hanno pensato di creare dei concerti virtuali dove verranno suonate anche le nuove canzoni della band.

Il gruppo musicale “Abba” durante la realizzazione delle immagini virtuali

Il concerto si terrà per sei sere a settimana, dove vedremo le versioni digitali dei membri del gruppo, chiamate ABBA-tar. Saranno accompagnati da una band che suonerà live, composta da dieci elementi e verranno eseguiti ventidue tra i loro pezzi di maggior successo.

Non si sa ancora per certo quando saranno disponibili i biglietti, ma sappiamo che il prezzo partirà dalle 21 sterline e la prima serata si terrà il 27 maggio 2022.

Cosa sono gli ABBA-tar?

A rendere ancora più speciale questo evento è il fatto che durante questi concerti non ci saranno gli ABBA in carne ed ossa, bensì i loro ologrammi, gli ABBA-tar appunto. 

Più di 850 persone hanno lavorato per ricreare gli ABBA ai loro tempi d’oro, utilizzando la tecnologia di motion capture per scansionare ogni dettaglio e ogni movimento.

Gli ABBA nel 1974

Il produttore Ludvig Andersson ha dichiarato: “Agnetha, Frida, Benny e Bjorn sono saliti sul palco davanti a 160 telecamere e quasi altrettanti geni VFX, e hanno eseguito ogni canzone di questo spettacolo alla perfezione, per cinque settimane. Quindi quando vedi questo spettacolo, non sono quattro persone che fingono di essere gli ABBA, in realtà sono loro.”

L’ABBA Arena

Per ospitare l’evento al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, è stata costruita un’ABBA Arena da 3000 posti. «Saremo in grado – spiegano gli ABBA – di sederci tra il pubblico e guardare le nostre controparti digitali eseguire le nostre canzoni su un palco in un’arena costruita su misura a Londra la prossima primavera. Strano e meraviglioso!».

L’ABBA Arena

Il ritorno degli ABBA ha lasciato senza parole, e ancor di più l’innovazione che prevede la realizzazione di concerti virtuali, un qualcosa che non si è mai visto prima e a cui non vediamo l’ora di assistere. 

Previous articleCaravaggio: luci e ombre nell’arte e nella vita
Next articleRitorna in televisione Amici
Ho 15 anni e vivo vicino al centro storico di Verona. Il mio segno zodiacale è Bilancia e mi affascinano molto l’astronomia e la psicologia. Sono una ragazza solare, ma cambio umore molto facilmente, sono molto testarda e voglio sempre avere ragione io e quando ho torto lo ammetto con fatica. Spesso tendo ad essere impaziente nei confronti delle altre persone e risulto anche scontrosa. Nel tempo libero mi piace stare con i miei amici, i quali ricoprono una parte fondamentale della mia vita. Spesso guardo serie tv, ne ho viste parecchie e non ho un genere preferito, solitamente mi piacciono quelle che trattano di drammi adolescenziali. Non mi piace molto leggere e sin da piccola non mi ha mai appassionato, l’unico genere di libri che mi piace è il giallo, soprattutto quelli scritti da Agatha Christie.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here