E’ stata presentata all’amministrazione comunale di Padova una mozione, sostenuta da due consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra Margherita Colonnello e Simone Pillitteri, su proposta della rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, per inserire un monumento iconico femminile che celebri la prima donna laureata al mondo, Elena Cornaro Piscopia, già rappresentata con una scultura esposta presso l’ateneo della città. Il luogo preso in considerazione è piazza Prato della valle, famosa per le sue 78 statue tutte maschili poste all’ingresso della città. Ogni giorno molti turisti e cittadini vi passano attraverso per raggiungere il centro di Padova.

Proprio negli ultimi giorni, nonostante già nell’anno precedente fossero state presentate più richieste, i due consiglieri sensibili a questa tematica, si sono visti accogliere con esito favorevole la mozione, che aveva come oggetto l’inserimento di una figura femminile presso uno dei due basamenti vuoti della piazza. L’inserimento di una figura femminile avrebbe soprattutto un grande valore a livello sociale, poiché dimostrerebbe la parità dei generi che è sempre più oggetto di discussione quotidiana.
La mozione, come dicevamo, è stata proposta e fortemente voluta da Daniela Mapelli, prima rettrice donna dell’Università patavina, che parlando non solo di Padova, ma bensì dell’Italia in generale, ha spiegato come vi siano presenti per lo più monumenti maschili. La rettrice sostiene inoltre, che l’inserimento di questa raffigurazione non avverrebbe per riscrivere il corso della storia, ma per cambiarla e fare si che essa si evolva per riconoscere i meriti delle esponenti femminili che hanno contribuito alla crescita culturale del paese.
Vi sono invece dubbi da parte di Carlo Fumian,docente di storia contemporanea dello stesso Ateneo, che trova poco intelligente e pericoloso lo spostamento di queste statue. La rettrice ha infine sostenuto che la figura della giovane Elena Cornaro Piscopia era solo di esempio, poiché la scelta della figura femminile sarà comunitaria, quindi scelta da tutti i cittadini di Padova.
