Maneskin: il secondary ticketing si abbatte sul concerto in Arena

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Verona per fronteggiare il fenomeno del secondary ticketing. Il concerto dei Maneskin in Arena, previsto per il 28 aprile 2022, è stato, infatti, vittima di questa nuova attività illegale, con biglietti rivenduti sul web con prezzi fino a 2500 euro.

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Maneskin
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Finalmente, il prossimo 28 aprile 2022, anche i veronesi potranno assistere ad un concerto live dei Maneskin, che avrà come palcoscenico proprio l’Arena. La band romana, che ha raggiunto la notorietà classificandosi seconda durante l’undicesima stagione di X-Factor, e che ha esordito in tutto il mondo vincendo il prestigioso Eurovision Song Contest, ha infatti inserito la città di Verona fra le date del nuovo tour, e i biglietti sono andati a ruba.

E se le vendite, almeno ufficialmente, risultano sold out, alcune piattaforme stanno proponendo al pubblico i biglietti per il concerto dei Maneskin a cifre esorbitanti. Perché? 

Si tratta del cosiddetto fenomeno del secondary ticketing, ovvero un mercato di biglietti parallelo a quello autorizzato che offre in vendita a tariffe ingiustamente maggiorate biglietti per ogni genere di eventi, e che, questa volta, ha colpito anche Verona. Il Codacons si è subito mobilitato per far fronte all’accaduto, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Verona.

La reazione del Codacons

“I biglietti per il concerto dei Maneskin all’Arena sono andati letteralmente a ruba sui canali ufficiali di vendita, per comparire in seguito sui siti di secondary ticketing a prezzi astronomici” denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi, come riportato sul sito Veronasera.it . “Alcune piattaforme stanno proponendo al pubblico biglietti con tariffe che vanno fino al record di 2.500 euro per un posto in prima fila davanti al palco. Un rincaro astronomico, se si considera che sui canali ufficiali di vendita il prezzo massimo di un biglietto era di 86,25 euro”.

La vicenda si è risolta con la richiesta da parte del Codacons di sequestrare tutti i biglietti relativi al concerto dei Maneskin venduti a prezzi superiori rispetto ai listini ufficiali e di oscurare tutti i siti web che stanno proponendo al pubblico ticket a tariffe stellari. Infine si pensa di avviare un’indagine penale nei confronti dei bagarini online, per i reati di truffa aggravata e aggiotaggio. Tuttavia il fenomeno del secondary ticketing si sta diffondendo sempre di più in tutto il mondo, e questa volta ha colpito proprio Verona.

Il volantino pubblicitario del prossimo tour dei Maneskin (il concerto fissato per il 24 aprile presso l’Arena di Verona è stato rinviato al 28 aprile)

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