Lungometraggio di origine statunitense, Bambi è stato prodotto durante la Seconda guerra mondiale, nel 1942, da Walt Disney. Il classico, ispirato al racconto austriaco di Felix Saltern, ricevette tre Oscar, per il miglior cantante, canzone e colonna sonora. Anche se il film non ebbe subito grandi successi, in seguito riportò i maggiori incassi nel 1942, ma ebbe anche grandi costi di produzione, a causa dell’attenzione e dell’impegno che hanno occupato disegnatori, artisti, animatori e l’intero studio Disney.

Già nel 1937 Walt Disney aveva scelto gli sceneggiatori che fossero in grado di convertire il romanzo in un copione. Durante, però, l’elaborazione, i due sceneggiatori si accorsero che il libro era stato scritto per un pubblico adulto, poiché era ricco di momenti drammatici e commoventi. Iniziarono così ad apportare alcune modifiche al testo, rendendolo meno triste, con l’intenzione di rivolgerlo ad un pubblico di bambini. Inoltre, secondo il romanzo, Bambi avrebbe dovuto essere un capriolo, ma non essendo questi presenti nei boschi statunitensi, gli sceneggiatori decisero di rappresentare un cerbiatto. Soltanto due anni dopo, nel 1939, iniziò la produzione del film, Disney nominò disegnatori e animatori, e ingaggiò un pittore italiano che potesse insegnare alla squadra di lavoro le tecniche per disegnare gli animali. Durante la produzione vennero portati nello studio gli animali presenti nel lungometraggio, in modo da studiarne i movimenti ed i comportamenti. Lo studio di Disney si riempì velocemente di cerbiatti, quaglie, conigli e molti altri animali presenti del film, con lo scopo di realizzare in maniera più dettagliata e precisa i disegni all’interno del lungometraggio. Venne, inoltre, organizzata una visita allo zoo di Los Angeles, e venne aggiunto al gruppo un altro animatore che possedeva una maggiore conoscenza sul mondo animale. Questa ricerca del realismo fu anche la causa di ritardi della produzione, gli animatori infatti, non erano abituati a rappresentare animali tanto realistici e a studiarne le caratteristiche.

Gli sfondi furono ispirati ai boschi statunitensi, ma i disegni dell’artista erano troppo ricchi e dettagliati, in questo modo sarebbe stato necessario rivolgere attenzione allo sfondo anziché ai personaggi. Ma in seguito vennero presentati a Disney alcuni disegni di stile impressionistico di un animatore cinese. Quest’ultimo venne nominato direttore sceneggiatura, si occupava, quindi, della sceneggiatura e delle sue tecniche.
Durante la produzione, Disney insisteva affinché le voci dei personaggi fossero interpretate da bambini, in modo da rendere ulteriormente realistico il lungometraggio.
All’inizio del 1940 lo studio dovette affrontare diversi problemi economici, così Disney tentò di togliere alcune spese, tagliando l’ultima parte del lungometraggio, ma non bastò per ridurle. Allora si pensò di realizzare due film semplici e veloci, in grado di attirare il pubblico e di ricavare incassi. Questi ottennero un grande successo, e lo studio riuscì, grazie ai nuovi incassi, a terminare la produzione del lungometraggio.

Nei primi mesi del 1942, quando lo studio Disney fu requisito dall’esercito americano per installarvi le sue truppe, la produzione venne abbandonata e la conclusione del lavoro venne affidata ad un piccolo gruppo di collaboratori. Venne programmata un’anteprima di Bambi il 28 febbraio dello stesso anno. Vi furono diverse reazioni tra il pubblico, ma Disney decise di mantenere il lungometraggio in questo modo, senza apportare modifiche.
Così il 13 agosto 1942 il lungometraggio venne proiettato in tutte le sale di New York, mentre il 21 agosto in tutto il territorio americano. Successivamente, 64 anni dopo, il 7 febbraio 2006, uscì il sequel dal titolo Bambi e il grande principe della foresta.