In occasione della festa della donna, nella giornata dell’8 marzo e nel giorno immediatamente successivo, presso Palazzo Maffei si sono tenute visite guidate esclusivamente dallo staff femminile del museo. Queste visite guidate nei saloni del celebre palazzo si sono concentrate per lo più sulle opere d’arte che vedevano le donne come protagoniste.

L’edificio affonda le sue radici già in epoca medioevale, ma soltanto in seguito ad un’intensa opera di restauro, avvenuta tra il 1626 e il 1668 su richiesta dei proprietari, i banchieri Marcantonio e Rolandino Maffei, è diventato il celebre palazzo di Verona che noi tutti conosciamo; si dice che i due membri della famiglia Maffei, per far approvare la richiesta di ristrutturazione, abbiano utilizzato come pretesto la necessità di migliorare il decoro della piazza. Il progetto, come si percepisce dalla splendida facciata barocca che dà sulla piazza, secondo l’affermazione di Scipione Maffei, grande erudito e riformatore veronese, fu probabilmente affidato ad un architetto romano, di cui tuttavia si ignora l’identità.
<<Non solo muse>>, questo è il titolo del percorso che ha reso omaggio al genere femminile nella giornata dell’8 marzo. Il nome scelto è stato scelto per sottolineare come le donne non siano presenti esclusivamente in qualità di ispiratrici dei dipinti, ma anche come realizzatitrici delle opere esposte. L’obiettivo è quindi far capire al pubblico come la figura femminile non debba solo essere associata alla bellezza, ma anche al genio artistico e alla creatività.
L’iniziativa ha fatto emergere storie e curiosità sui personaggi rappresentati e sugli autori delle opere esposte.
Grazie a questi dipinti la mostra ha offerto quindi la possibilità di ammirare testimonianze importanti del ruolo giocato anche nella storia dell’arte dalle donne, per superare assieme al pubblico uno dei tanti pregiudizi di cui è troppo spesso vittima il mondo femminile.