Poca pioggia, siccità e i letti dei fiumi si svuotano. Succede anche al fiume più lungo e importante d’Italia, il Po, il cui livello è diminuito di tre metri, a causa degli ultimi 120 giorni di siccità, raggiungendo così, livelli che solitamente sono raggiunti nella stagione estiva. In queste settimane, all’altezza del tratto tra Reggio Emilia e Mantova, sono stati ritrovati, poiché emersi proprio a causa della secca del fiume, due relitti e un blindato tedesco, probabilmente bombardati e affondati durante la Seconda guerra mondiale; i mezzi ritrovati, sono Le bette Ostiglia e Zibello, ed un cingolato.
La Zibello e la Ostiglia sono state ritrovate dai due soci Samuele Bernini e Filippo Spadi, il quale racconta di come sia stato difficile recuperare questi reperti archeologici. Affondate dai tedeschi nel 1943, sono lunghe 15 metri e con una portata da seimila quintali, vennero fabbricate a Venezia e furono assemblate con l’oro donato dall’Austria come debito di guerra. Questo modello di nave è conosciuto con il nome di betta, generalmente impiegate della marina militare con lo scopo di trasportare materiali e persone.

Nonostante le due imbarcazioni fossero già emerse nel novembre del 2006, per motivi economici, non sono mai state recuperate. Questa volta però, probabilmente si recupereranno sia i due relitti che il carro tedesco.
Il direttore del museo della Seconda guerra mondiale, Simone Guidorzi, dopo aver visto il mezzo cingolato delle truppe tedesche, che solitamente era utilizzato per gli spostamenti in territori paludosi o con terreni irregolari, come quello della pianura Padana, ha affermato che prima del cambio delle condizioni climatiche, il mezzo verrà recuperato.
