- Riprese: Karyna Biellomi
- Testo: Mariana Baldin
- Montaggio video e voce: Carlotta Dal Cortivo
Tutti noi desideriamo visitare almeno una volta nella vita quella che è la capitale d’Italia, nonché una delle città più belle del mondo, fondata secondo la tradizione nel 753 a.C da Romolo, ovvero Roma.
La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle prime tappe più comuni, è facilmente raggiungibile a piedi sia dalla stazione Termini sia dal Colosseo. Questa è una delle quattro basiliche papali di Roma, situata in Piazza dell’Esquilino sulla cima dell’omonimo colle, sulla sommità del Cispio, tra il Rione Monti e l’Esquilino.

Entrando nella Basilica di Santa Maria Maggiore non si può fare a meno di ammirare gli splendidi mosaici della navata centrale e quelli dell’Arco trionfale risalenti al V secolo d.C., oppure quelli dell’Abside eseguiti dal Torriti per volontà del Papa Niccolò IV.
Il pavimento cosmatesco, è un dono dei cavalieri Scoto Paparone e del suo figlio, risalente al 1288, mentre il soffitto realizzato in cassettoni di legno dorato si deve a Giuliano da San Gallo.
Di grande effetto è senza dubbio anche l’Altare maggiore alla cui destra si trova la tomba del grande architetto Gian Lorenzo Bernini, la Reliquia della Sacra Culla, il presepe del XIII secolo ed il Battistero.

Bellissimi i mosaici racchiusi nei pannelli sotto le finestre, i quali rappresentano un ciclo di storie del Vecchio Testamento: storie di Abramo, Giacobbe e Isacco sul lato sinistro, Mosè e Giosuè su quello destro.

Sotto il pontificato di Papa Giovanni Paolo II venne realizzato anche un Museo inaugurato l’8 Dicembre del 2001, dove sono contenuti tanti altri capolavori dell’antichità dal valore inestimabile.

È inevitabile poi non visitare il monumento più famoso al mondo e simbolo della grandezza di Roma: l’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto con il nome di Colosseo per la colossale statua in bronzo raffigurante Nerone che si trovava nelle vicinanze, si innalza nel cuore archeologico della città. Il Colosseo, che ancora oggi è l’anfiteatro più grande al mondo, fu voluto dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano che per edificarlo scelse la zona compresa tra i colli Palatino, Esquilino e Celio, precedentemente occupata dal laghetto artificiale della Domus Aurea di Nerone. La sua costruzione iniziò nel 70 d.C. e terminò nell’80 d.C. sotto l’impero di Tito, figlio di Vespasiano.Lungo 189 metri, largo 156 metri, per un’altezza di oltre 48 metri, si estende su una superficie di 24.000 mq e poteva ospitare circa 50mila spettatori.

Si può continuare l’itinerario seguendo Via san Pietro in carcere dove possiamo ammirare i fori imperiali giungendo poi al Pantheon, edificio situato in Piazza Rotonda di fronte al cosidetto “obelisco macueto”, che a primo impatto non può sembrare così affascinante, ma una volta entrati si può coglierne tutta la sublimità. Dal nome stesso si può intuirne la funzionalità di venerazione di tutti gli dei della tradizione antica.

Inevitabile meta è anche la celeberrima fontana di Trevi, ideata dal medesimo architetto del Pantheon: Vispanio Agrippa il cui nome è anche inciso su una delle travi del tempio.
In dieci minuti si può raggiungere piazza Spagna, dove ci si imbatte nell’elegante scalinata della trinità dei monti. La piazza prende il nome dal palazzo Spagna, sede dell’omonima ambasciata.

Infine prima di concludere il viaggio consigliamo di fare un salto nella basilica di Santa Maria degli Angeli che si trova proprio accanto alla stazione. È una chiesa progettata da Galeazzo Alessi con successivi interventi a partire dalla metà del Cinquecento.
Queste sono solo alcuni gioielli della nostra capitale, infatti vi facciamo un grande invito a correre a Roma e scoprirne ogni angolo ricco di storia.
