Se state passeggiando per le vie acciottolate di Malcesine, una fra le più suggestive cittadine situate sulle sponda nord-orientale del Lago di Garda, in provincia di Verona, i vostri occhi non riusciranno a non posarsi su l’imponente Castello Scaligero, che con la sua maestosità domina il borgo.
All’interno del monumento sono visibili diversi affreschi originali, passaggi segreti, scale e spazi tipici dell’architettura medievale, tutti perfettamente conservati. Inoltre, nel cosiddetto piazzale della torre, si trovano un antico pozzo ed un affresco di una madonna con bambino, due elementi che fanno ipotizzare la presenza di un’antica cappella privata, molto comune nelle residenze nobiliari.

Il castello è, inoltre, reso unico dalla presenza al suo interno del museo di storia naturale del Garda e del Baldo, di uno spazio denominato “Lacaòr”, che funge da teatro all’aperto, e dal museo della pesca.
Infine, una fra le sale più suggestive presenti è quella dedicata al celebre scrittore tedesco Goethe. Realizzata all’interno di un’antica polveriera, costruita durante la dominazione austriaca, la cosiddetta “Sala Goethe” ospita diverse opere che raffigurano il Castello di Malcesine ed il Lago di Garda, che il poeta visitò in occasione del suo Gran Tour in Italia. Goethe, infatti, nel suo diario di viaggio racconta che il 13 settembre del 1768 era in viaggio verso Verona e proprio mentre passava per l’area di Malcesine, un fortissimo vento si alzò sul lago e lo costrinse ad una sosta nel paesino.
Così, colpito profondamente dalla bellezza del lago e del castello, lo scrittore tedesco si fermò in un luogo tranquillo per poter ritrarre il paesaggio. Un inconveniente divertente riguarda il destarsi di vari sospetti tra gli abitanti del borgo riguardo la figura e le azioni dello scrittore, che venne scambiato per una spia, e che per poco non venne arrestato.
Al giorno d’oggi all’interno del castello è ancora possibile respirare un’aria di serenità e tranquillità, offerta soprattutto dagli scorci paesaggistici mozzafiato che si possono ammirare dalle finestre delle stanze.
La storia del Castello di Malcesine

Inserito più volte all’interno della lista dei castelli più belli e meglio conservati d’Italia, il monumento è caratterizzato da una storia lunga e travagliata. Fu edificato in età longobarda, probabilmente con la funzione di fortezza, ma venne in seguito distrutto dal popolo dei Franchi nel 590, e riedificato poco tempo dopo dagli stessi. La leggenda narra che il castello abbia ospitato personalità davvero illustri, comune ad esempio, nell’anno 806, il re dei Longobardi Pipino, giunto a Malcesine per visitare i santi Benigno e Caro.
Dopo le invasioni degli Ungari, il castello entrò a far parte dei feudi vescovili veronesi.
Fu, poi, oggetto di un’importante ristrutturazione che mirava alla fortificazione, finanziata dalla nobile famiglia Della Scala, che dal 1277 al 1387 fu proprietaria del castello, il quale assume l’appellativo di “Scaligero” proprio per la dominazione di questa casata.
Dopo un periodo trascorso sotto la proprietà della famiglia milanese dei Visconti, che terminò nel 1403, il castello si trovò al centro di un’accesa disputa territoriale, contesa fra la Repubblica di Venezia e l’Impero tedesco.
In seguito la proprietà passò ai francesi di Bonaparte e poi agli austriaci, i quali eseguirono consistenti lavori di consolidamento all’interno del castello, dove rimasero fino al 1866. Infine, il 22 agosto 1902 il Castello di Malcesine venne dichiarato Monumento Nazionale.
