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Non gira bene all’Hellas Verona nell’ultimo periodo. Alla squadra veronese, oltre che a mancare i giocatori che l’anno scorso avevano fatto brillare la squadra di Tudor, sembra essersi messa contro anche l’A.I.A., l’associazione italiana arbitri.  

Tre settimane fa, durante la partito contro la Roma, al trentaseiesimo del primo tempo è stato espulso il difensore polacco dell’Hellas Verona Pawel Dawidowicz, il quale, dopo uno scontro dubbio con un attaccante giallorosso, si è visto sventolare in faccia il cartellino rosso da parte del direttore di gara, che non ha nemmeno guardato il VAR.

In quel momento la squadra di mister Bocchetti era in vantaggio, ma con la qualità della squadra allenata dallo “Special one” (José Mourinho) è stata recuperata e superata con un gran gol del giovane Cristian Volpato.

La settimana successiva, contro il Monza, altro cartellino rosso per il difensore dell’Hellas Verona Giangiacomo Magnani, reo di aver provocato contatto con l’attaccante lussemburghese del Monza Dany Mota.

Ma è stato contro la squadra allenata da Massimiliano Allegri, la Juventus, che si sono verificati i due episodi che hanno mandato su tutte le furie l’Hellas Verona: prima un fallo di mano piuttosto netto del difensore bianconero Danilo in area, giudicato involontario, e dopo un calcio di rigore negato a Verdi che è stato sì anticipato da Bonucci, ma quanto meno con un’azione in gioco pericoloso.

L’arbitro, consultandosi col VAR, ha annullato il rigore che aveva inizialmente assegnato e non ha fischiato nemmeno la punizione a due in area per la gamba molto alta del capitano juventino.

Oltre alla beffa anche il danno, visto che il Verona, che si trovava sotto di un gol non ha avuto la possibilità di pareggiare. 

Scelte arbitrali casuali o no? “A volte a pensar male ci si azzecca” diceva qualcuno.

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Buongiorno a tutti, sono Giacomo Viviani un semplice studente del liceo classico e ho 15 anni. Sono un grande tifoso della squadra della mia città, che è stata campione di Italia nel lontano 1985. Diciamoci la verità io non sono mai stato un grande studioso poiché ho la fortuna di avere molta memoria e spesso mi ricordo molti argomenti senza avere studiato più di tanto, anche avendo questa grande fortuna, mi impegno molto per quello che riesco a studiare. Dico così perché ho la fortuna di poter giocare in una delle squadre di calcio più forti di Italia, l'Hellas Verona. Dall’anno scorso faccio quattro allenamenti a settimana, dal martedì al venerdì dalle 15 fino alle 17. È molto impegnativo stare dietro con lo studio e con i compiti, perché io esco molto presto per andare a scuola e torno a sera inoltrata per iniziare lo studio, ma io la mia vita la adoro, perché il mio sogno più grande è quello di diventare il numero uno del mondo nello sport che amo di più da quando sono piccolino e sono disposto a fare qualunque sacrificio pur di arrivarci.

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