Mondiali in Qatar…non solo calcio

Il 20 novembre è iniziata la ventiduesima edizione dei mondiali di calcio in Qatar, paese che negli ultimi anni è stato molto criticato per via delle pessime condizioni in cui i lavoratori sono stati impegnati per la realizzazione degli stadi.

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Stadio in costruzione in Qatar
Stadio in costruzione in Qatar (Foto Eurosport)
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

Il 20 novembre è iniziata la ventiduesima edizione dei mondiali di calcio, che si svolgono per la prima volta in un paese mediorientale; tuttavia, non sono poche le polemiche sorte nel tempo a causa della morte di numerosi operai che erano impiegati nella costruzione degli stadi e di tutte le strutture sportive. Da quando sono iniziate le attività per la realizzazione degli stadi, il dato relativo alle morti è di circa 6500 operai. Queste statistiche fanno però riferimento a lavoratori provenienti da solamente cinque paesi, India, Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan e Nepal, che ne hanno fornito i dati, ma purtroppo la stima reale potrebbe essere molto più alta.

Contrariamente a questi numeri, le statistiche ufficiali del Qatar, riportate dal Guardian, affermano che fino a febbraio 2021 le morti direttamente collegabili alla costruzione degli stadi sarebbero state soltanto 37, di cui però 34 definite “non legate al lavoro”. La gran parte però dei decessi sarebbe attribuibile a “cause naturali. Queste cause risultano un po’ improbabili, dal momento che la maggior parte dei lavoratori era di giovani età e di buona salute.

Qual è la posizione della FIFA in merito ai fatti accertati?

La FIFA sostanzialmente non si è discostata dalle affermazioni ufficiali date dal Qatar precisando di non essere un organo di polizia del mondo responsabile di tutto ciò che accade nel mondo.

Le pressioni internazionali hanno obbligato la FIFA ad adottare i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani nel 2016 senza però chiedere mai al Qatar di fare altrettanto.

Per l’assegnazione delle prossime edizioni il massimo organismo del calcio mondiale ha previsto di chiedere ai Paesi candidati di rispettare i diritti umani dei lavoratori impiegati ma, finora, non ha dato risposte chiare sull’edizione che è appena iniziata.

Uno stadio in Qatar nella sua fase di costruzione (foto Calcio e Finanza)

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