Da Manzoni a noi, la storia si ripete

La letteratura ha anticipato i tempi o semplicemente i comportamenti delle persone sono sempre gli stessi? Anche oggi nella nostra penisola possiamo riconoscere figure simili al passato.

0
immagine dei bravi del romanzo
immagine dei bravi del romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

Negli ultimi anni tra i giovani italiani si è sviluppata una nuova moda: la vita di strada. Questa è particolarmente seguita nelle nostre zone, dove si sono creati diversi gruppi di ragazzi e ragazze organizzati gerarchicamente che utilizzano violenza e prepotenza per prevaricare sugli altri compiendo atti illegali. 

Sfregio su tabella orari dell’ autobus (Fonte: corrieredelveneto)

Qbr” acronimo di quartiere Borgo Roma (zona di Verona) è il gruppo più esteso della provincia che conta una cinquantina di adolescenti intenti a seguire questa “moda”. Costoro sono conosciuti nel veronese perchè violenti istigatori di risse e protagonisti in alcune aggressioni a cittadini e turisti. Gli appartenenti a questo gruppo agiscono per compiacere i ragazzi più grandi che si ritrovano a capo di un’organizzazione giovanile ben collaudata. 

Nella storia non sono i primi a compiere azioni illecite, ai danni dei più deboli, sottostando a persone potenti che li inducono ad agire, come ci testimonia Alessandro Manzoni nella sua opera di fama mondiale “I Promessi Sposi”.

Anche nel XVII secolo c’erano delle figure simili: i bravi, giovani molto spesso orfani o abbandonati che non avevano alcuna forma di sostentamento. Questi avevano il compito di dare tutto al loro padrone per proteggerlo, la loro stessa vita se necessario. Dovevano essere disposti a combattere in tutte le situazioni e fare ciò che il governante imponeva loro senza discutere, ma agendo istantaneamente. In cambio questi ricevano denaro, cibo e alloggio e protezione. 

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: oggi questi giovani cosa ricevono in cambio, ma soprattutto da cosa sono spinti, sicuramente non dalle necessità che nel 1600 inducevano i bravi a combattere per il loro padrone. Solo noia o c’è un motivo dietro a questa moda? 

Previous article26 novembre: Giornata mondiale dell’olivo
Next articleCome percepiamo i colori del mondo?
Sono Ginevra, ho 15 anni e frequento la V Ginnasio alle Stimate. A primo impatto non sembro una persona molto affabile, nonostante ciò sono molto estroversa anche se difficilmente parlo di me. Uno dei miei passatempi preferiti era nuotare, però da un anno ho dovuto lasciare questo sport perché avevo moltissimi impegni scolastici. Mi piace molto leggere e forse è per questo che ho scelto il Liceo Classico e devo dire che sono molto felice della mia scelta, sono sempre stata affascinata dalle materie umanistiche che, per me, hanno costituito la parte più interessante e piacevole del mio percorso scolastico. Sotto il punto di vista delle relazioni non ho moltissimi amici perché sono molto diffidente nei confronti delle persone che conosco, ma nonostante tutto quelli che ho mi bastano perchè riescono sempre a capirmi. Sono molto diretta e questo non sempre viene apprezzato, ma io la considero la parte migliore del mio carattere!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here