Quando il presepe è inclusivo

In Italia è presente un’associazione di presepisti no-profit che si occupa delle festività natalizie non solo creando e insegnando la costruzione di meravigliosi presepi, ma anche includendo ragazzi, bambini e persone con disabilità.

0
Un presepio in esposizione
Un presepio in esposizione
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

L’Associazione Italiana Amici del Presepio (AIAP) è un’organizzazione no-profit del terzo settore che ha come scopo divulgare l’arte presepistica e il presepio. La loro sede principale si trova a Roma, dove è presente una mostra permanente; sono presenti anche altri punti, come quello di Verona.

Locandina dell'esposizione dell'associazione a Verona
Locandina dell’esposizione dell’Associazione Italiana Amici del Presepio

Anche quest’anno ricorre la loro mostra dei presepi artistici, arrivata alla sua 31esima edizione: viene esposta in Sala Biroli (in via Macello 17a Verona), nel Castello di Villafranca e presso Chiesa Cristo Re e Cantoria con ingresso gratuito, dal 3 dicembre 2022 al 8 gennaio 2023. 

Tante sono le creazioni esposte come le scene della Santa Natività e i diorama, ovvero repliche di scene su piccola scala, che ricreano ambientazioni diverse; questi utilizzano luci e la prospettiva per creare profondità.

Dal 1990, l’associazione ha una delle sue sedi a Verona, con iniziative di corsi di presepi durante i periodi estivi, con i Grest a Saval e a Ca’ di David. L’accesso a questi incontri è aperto a tutti i bambini e ragazzi, con l’obiettivo di proporre un progetto per far conoscere e divulgare l’arte e la tradizione del Presepio; qui i giovani allievi hanno l’opportunità di realizzare con le loro mani un piccolo presepe, che a fine lavoro viene lasciato come regalo ai partecipanti. 

Uno dei piccoli partecipanti della Coperativa Faliero
Uno dei piccoli partecipanti della Coperativa Faliero (fonte presepiverona.it)

Nel quartiere veronese del Saval, nel mese di ottobre, si è tenuto un incontro con la Cooperativa Faliero, che ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunita’ alla promozione umana e all’integrazione sociale attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi orientati, in via prioritaria ma non esclusiva, alla risposta ai bisogni delle persone svantaggiate. Frutto di questa esperienza, sono stati i presepi creati con la loro fantasia, con i colori accesi e con gli “attrezzi” messi a disposizione dai maestri presepisti. Sul loro sito, vengono descritti quei momenti così: ”Questo ci ha ricordato che il colore della Vita, la Luce che irradia la Nascita del Bambino Gesù e l’entusiasmo di accoglierlo nel nostro Presepio sono la mescolanza di tutti i colori del mondo; dove ognuno mette quello che sente e vede.”

Il presepio può essere considerato un vero e proprio ponte tra persone, popoli, paesi e continenti; costruito con i mattoni dell’amore e della solidarietà. Fare il presepe non solo esprime il messaggio evangelico, ma anche il valore della condivisione di pensieri e di valori. Il presepio affascina e incuriosisce da oltre due millenni, che non stanca mai e rende ogni natale più magico.

Previous articleGuadagnino rapisce nuovamente il pubblico
Next articleL’Argentina vola ai Quarti
Mi chiamo Viviana, ho 15 anni e abito a San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona. Frequento il liceo classico. Ho scelto questo indirizzo scolastico perché aspiro, in futuro, a intraprendere gli studi di Medicina. Tra le mie passioni c’è quella dell’arte; infatti mi piace disegnare e visitare i tanti musei che il nostro Paese possiede. Un’altra passione è quella per la lingua inglese; frequento infatti un corso di lingue con una scuola americana. Pertanto mi piacerebbe viaggiare per poter approfondire ulteriormente la lingua inglese e conoscere altre culture. Il mio punto di riferimento è la mia famiglia, i miei genitori e i miei fratelli che mi sostengono in tutti i percorsi che intraprendo, a cui spero un giorno poter ricambiare tutto questo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here