È da ormai più di una settimana che sta andando avanti uno scandalo riguardante il celebre brand Balenciaga. Più o meno da metà novembre, sui social media, appaiono video, post e storie di celebrità scandalizzate dalle ultime campagne pubblicitarie natalizie del marchio, e per tale motivo assistiamo a prese di posizione di molti e molte influencer. Molti di questi, oltre che esprimere la loro opinione, bruciano i propri capi Balenciaga, registrano video in cui buttano nella spazzatura borse del brand, o dove tagliano e fanno a pezzi questi ultimi, affermando di “non sostenere i valori che Balenciaga sta promuovendo”. Ma cosa ha provocato questi scandali nel mondo della moda?

Tutto è partito ormai quasi un mese fa, quando il 16 novembre Balenciaga ha rilasciato le foto di quella che doveva essere la sua campagna pubblicitaria natalizia: Gift Shop. In tale campagna sono stati raffigurati bambini protagonisti della scena, i quali tenevano in grembo degli orsacchiotti con accessori legati al mondo del sadomaso. Tale scelta artistica, se così si può definire, è stata ritenuta da molti scandalosa, oltre che irrispettosa per i soggetti minorenni ritratti nelle fotografie, associati inappropriatamente ad un mondo violento. Per tali scatti è stato coinvolto anche un celebre è rinomato fotografo italiano: Gabriele Galimberti. Il personaggio tuttavia ha affermato di aver accettato di scattare per il Brand per una mera questione di profit: se infatti il fotografo veniva pagato normalmente circa 300 euro al giorno, il brand gliene avrebbe offerti circa venti volte in più. Inoltre ha dichiarato che, in quanto fotografo, non ha potuto avere voce in capitolo sui soggetti da fotografare, o sul contesto, e che comunque le fotografie erano state sottoposte in seguito all’approvazione del direttore creativo Demna, e collaboratori. Tuttavia la campagna è stata subito cancellata da Balenciaga, che il 24 novembre si è scusata e ha affermato di non essere responsabile di tali scelte stilistiche, ritenute al limite della pedopornografia.

Il 21 novembre rilancia quindi una seconda campagna pubblicitaria natalizia: Garde-Robe 23. Anche in quest’ultima però vengono notati particolari inquietanti presenti nelle fotografie, come la presenza di un libro di Michael Borremans, artista che ritrae bambini e adulti nudi coinvolti in atti di violenza. O ancora l’inserimento di una sentenza del 2008 riguardante la pornografia infantile, sempre all’interno di una fotografia promozionale.
«Ci scusiamo sinceramente per qualsiasi offesa che la nostra campagna per le vacanze possa aver causato. Le nostre borse di peluche non avrebbero dovuto essere presenti con i bambini in questa campagna. Abbiamo immediatamente rimosso la campagna da tutte le piattaforme» Balenciaga afferma ciò in un post di Instagram, riferendosi alla campagna del 16 novembre.
«Ci scusiamo per aver mostrato documenti inquietanti nella nostra campagna». «Prendiamo molto sul serio la questione e stiamo intraprendendo un’azione legale contro le parti responsabili della creazione del set e dell’inclusione di articoli non approvati per il nostro serviziofotografico della campagna Primavera 23. Condanniamo fermamente qualsiasi forma di abuso sui bambini. Sosteniamo la sicurezza e il benessere dei bambini».
Scuse fornite sempre da Balenciaga riguardanti invece la campagna Garde-robe 23.
In seguito, per tale campagna ha ritenuto opportuno iniziare una causa da 25 milioni di dollari contro North Six e Nicholas Des Jardins, ovvero società di produzione e responsabile di produzione.
Nonostante le numerose scuse da parte del brand però, le persone hanno cominciato a porsi domande sulla veridicità di queste, e su cosa realmente sia nascosto dietro al marchio. Continuano a emergere dettagli sempre più inquietanti riconducibili al mondo del satanismo, come video promozionali condivisi pubblicamente che raffiguravano bambini bendati e legati tenenti teschi umani, o post di Instagram con richiami a tale mondo. Celebrità che erano il volto di Balenciaga, come Bella Hadid o Kim Kardashan, hanno dichiarato di voler prendere le distanze dal brand; Ormai i negozi di Balenciaga sono deserti e sui social i suoi vestiti vengono distrutti anche dalle celebrità.