L’annuncio ufficiale negli Stati Uniti: “Per la prima volta nella storia abbiamo generato più energia di quella consumata”.

Gli scienziati statunitensi hanno raggiunto una svolta storica nel campo della fusione nucleare, campo di ricerca da non confondere con la tradizionale energia nucleare che causò la distruzione di Chernobyl. Per la prima volta, la fusione dei nuclei ha generato più energia di quella consumata. Questo risultato scientifico potrebbe cambiare radicalmente il mondo in pochi anni poiché rappresenta una pietra miliare per lo sfruttamento di una nuova fonte di energia e si tratta di uno dei risultati scientifici più impressionanti del XXI secolo, che un team di ricercatori della National Ignition Facility (NIF) del Lawrence Livermore National Laboratory in California ha finalmente raggiunto. Nel giro di pochi anni, la fusione nucleare potrebbe essere utilizzata per generare elettricità in quantità enormi, in modo sicuro e neutrale per il clima, ma c’è comunque ancora molta strada da fare prima che la produzione di massa sia possibile, a causa di importanti ostacoli tecnici. Ci vorranno decenni per arrivare all’uso commerciale dell’energia pulita da fusione nucleare. Lo ha detto Kim Budil, direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, dove hanno condotto il test. «Ci sono ostacoli molto significativi, non solo a livello scientifico ma tecnologico», ha premesso. «Questa è stata l’accensione di una capsula ma per ottenere l’energia commerciale da fusione c’è bisogno di molte cose, bisogna essere in grado di produrre molti eventi di accensione per fusione per minuto e bisogna avere un robusto sistema di elementi di trasmissione per realizzarli».

Perché quella sulla fusione nucleare è un’ottima notizia?
Sia l’energia nucleare che la fusione nucleare generano energia dalle forze di legame dei nuclei atomici. Nel caso dell’energia nucleare, però, si dividono atomi di grandi dimensioni e si producono scorie radioattive con il rischio di gravi incidenti. La fusione nucleare, invece, prevede la fusione di piccoli nuclei atomici in nuclei più grandi e la tecnologia è considerata pulita e sicura. Questa forma di generazione di energia è simile ai processi che avvengono nelle stelle, come il sole. Inoltre, è un’ ottima notizia perché per la prima volta si riesce a produrre una quantità di energia maggiore rispetto a quella impiegata per bombardare gli atomi e generare il meccanismo. Fondere gli atomi è difficilissimo perché tendono a respingersi tra loro, e convincerli a fare il contrario richiede molta energia. Consolidare questo processo è il primo grande passo per poterlo implementare e riuscire ad aumentare la produzione a livelli esponenziali. Riuscire in quest’impresa significherebbe rendere l’energia prodotta commercializzabile e generare uno stravolgimento delle fonti usate finora. La produzione avrebbe costi enormemente più bassi rispetto all’energia che produciamo adesso: questo potrebbe cambiare per sempre il mercato così come lo conosciamo.