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Dopo una lotta durata tre anni, Sinisa Mihajlovic, l’ex allenatore del Bologna, è deceduto ieri mattina. Noi per sempre lo ricorderemo come l’uomo con più grinta in corpo della storia, un uomo che alle difficoltà ha sempre tirato un calcio così forte da spezzarle, come nelle sue punizioni che facevano rimanere i portieri fermi immobili come delle statue appena tirava con quella potenza che solo i grandi del calcio hanno.

Lo ricorderemo soprattutto come l’uomo che più aveva nel cuore il popolo. In una delle sue tante interviste, ricordiamo benissimo quella di quando era al Torino, e gli avevano chiesto di quanto Marco Benassi (ex giocatore granata) aveva responsabilità e difficolta nell’essere capitano della squadra piemontese a soli 22 anni, lui con la sua solita semplicità aveva risposto così: «E’ difficile alzarsi alle 4,00/4.30 del mattino andare in fonderia dalle 6.00 fino a sera e non arrivare a fine mese, quello è difficile, non essere capitano del Torino a 22 anni, questo deve essere un piacere e un divertimento non una difficoltà!». 

Con queste parole il grande mister ci aveva dato nota della sua vicinanza al popolo, per questo motivo tutti noi la ricordiamo con tanta ammirazione, per questo noi tutti le auguriamo di volare sempre più in alto mister, e quella grinta e cattiveria sportiva che lei aveva la doni a tutti noi sportivi dall’alto del cielo. Buon riposo e buon viaggio Sinisa!

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Buongiorno a tutti, sono Giacomo Viviani un semplice studente del liceo classico e ho 15 anni. Sono un grande tifoso della squadra della mia città, che è stata campione di Italia nel lontano 1985. Diciamoci la verità io non sono mai stato un grande studioso poiché ho la fortuna di avere molta memoria e spesso mi ricordo molti argomenti senza avere studiato più di tanto, anche avendo questa grande fortuna, mi impegno molto per quello che riesco a studiare. Dico così perché ho la fortuna di poter giocare in una delle squadre di calcio più forti di Italia, l'Hellas Verona. Dall’anno scorso faccio quattro allenamenti a settimana, dal martedì al venerdì dalle 15 fino alle 17. È molto impegnativo stare dietro con lo studio e con i compiti, perché io esco molto presto per andare a scuola e torno a sera inoltrata per iniziare lo studio, ma io la mia vita la adoro, perché il mio sogno più grande è quello di diventare il numero uno del mondo nello sport che amo di più da quando sono piccolino e sono disposto a fare qualunque sacrificio pur di arrivarci.

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