Il film Avatar 2 è la continuazione del kolossal del 2009 che aveva fatto il più cospicuo incasso della storia del cinema con 2,7 miliardi di dollari (dopo la saga di “Guerre stellari”) e, anche se è uscito da pochi giorni (il 14 dicembre 2022), ha già riscosso molto successo. La sua durata è da record con tre ore e un quarto di programmazione! L’elemento dominante come in altri film di James Cameron è l’acqua (Pirana Paura 1981, The Abyss 1989, Titanic 1997).
La trama
Jake (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) vivono in armonia su Pandora. Hanno creato una famiglia, hanno cinque figli, tra i quali anche l’adolescente adottata Kiri (Sigourney Weaver, ringiovanita grazie al performance capture). Una nuova minaccia terrestre irrompe nell’armonia di Pandora. Alcuni marines americani con le sembianze dei Na’vi sono alla ricerca dell’ex marine Jake.

Quest’ultimo e Neytiri decidono di lasciare il popolo Na’vi per non metterlo ulteriormente a rischio. La coppia e i figli troveranno rifugio presso alcune creature che vivono tra mare e terra. Tra queste Ronan, interpretata da Kate Winslet.
Qui, i ragazzi faranno conoscenza – per la prima volta, come gli spettatori – della magia degli abissi di Pandora.
Ma i marine non si arrendono. La caccia a Jake continua…
Un prodigio della tecnica cinematografica
La tecnologia è avanzata come già era preannunciato da Avatar 1, il primo film in 3D. Per “La via nell’acqua” il regista ha impiegato il cosiddetto high frame rate per rendere più fluide e dettagliate le scene d’azione (con 48 fotogrammi al secondo). L’obiettivo era rendere più coinvolgente l’esperienza in sala e, inoltre, è anche un modo per ridurre la sfocatura che si presenta con le immagini 3D in movimento. Cameron ha fatto più versioni del film: quelle per i cinema IMAX, poi i 3D a 24 o 48 FPS e il 2D. Tra i cinefili alcuni definiscono l’effetto del HFR iperealistico e molto vicino all’esperienza che si vive con i videogiochi. I commenti della critica finora sono stati positivi: hanno definito il film come un elogio all’acqua come bene prezioso, ben articolato e che la pur eccessiva durata non si sente. La trama di Avatar 2 è semplice e molto new age: «La via dell’acqua non ha inizio e neanche fine. Il mare è intorno a te e dentro di te. È la tua casa prima della nascita e dopo la morte…». Ma è anche puro e immaginifico cinema esperienziale, che sa commuovere ed emozionare.
Gli incassi fanno ben sperare. Nel primo giorno di programmazione in Italia con 523 schermi disponibili l’incasso è stato di 1.454.100 euro con 165.210 spettatori. Certo non ha raggiunto i 2.100.000 euro del primo giorno di Avatar 1 ma è comunque un buon inizio.
Gli altri capitoli della saga sono stati già programmati: il terzo è già pronto e il quarto lo sarà nel 2026.