Il 6 dicembre si festeggia ogni anno l’Epifania, secondo la tradizione cristiana cattolica si tratta dell’ arrivo dei Re Magi alla capanna di Gesù portando dei doni, ma dal Medioevo questa giornata prende anche una piega pagana, originaria dei popoli celtici con l’arrivo della Befana: strega che fin dalla notte dei tempi viene bruciata su un palo come rituale che secondo tradizione allontana il male. Perché le streghe vengono malviste fino a questo punto?

Le origini
Il termine strega esiste da sempre, questa figura femminile viene associata a uccelli del malaugurio quali corvi e si impegna nel compiere arti magiche e si pensa abbia poteri sovrumani. Con la diffusione del Cristianesimo queste figure vengono associate al diavolo e per questo vengono eliminate: tutte le donne che si impegnano in attività inusuali venivano considerate streghe e per questo venivano fatti roghi nei quali moltissime persone hanno perso la vita.

Una figura fortunatamente rivalutata
Oggi questo personaggio ha acquisito, fortunatamente, una fama più ironica, infatti noi ci immaginiamo le streghe come donne anziane e spesso scorbutiche con capelli arruffati e sicuramente non famose per la loro bellezza; nonostante ciò molti bambini si sono affezionati a questa immagine, questo anche grazie all’ idea che ci siamo fatti attraverso molti libri fantascientifici che a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo ci hanno fatto apprezzare ed immedesimare in streghe e maghi, è importante citare il libro di fama mondiale Harry Potter di J.K.Rowling che ha colpito generazioni, facendo interessare molti allo studio di arti magiche.
Che la magia esista o no ha creato nei secoli grandi influenze nella nostra cultura: siamo passati dall’ odiare le streghe fino ad attenderle con ansia nel giorno della Befana.