La dottoressa Nicoletta Zatti e suo figlio Raffaele Testoni sono entrambi membri della Fondazione Più di un Sogno, la quale è nata per favorire l’inserimento, nella società e nel mondo del lavoro, delle persone con sindrome di down. Circa 32000 persone in Italia hanno questa sindrome e troppo spesso si immagina un futuro diverso per loro.
Dottoressa di cosa si occupa la Fondazione? Qual è il suo scopo?
La Fondazione si occupa di disabilità intellettiva e propone un progetto che riguarda l’individuo dalla nascita all’età adulta e all’inserimento nel lavoro, seguendolo per tutta la vita e aiutandolo dal punto di vista sia sanitario che socio-sanitario. Inoltre vogliamo garantire una vita soddisfacente ai nostri figli perché, come dicevo prima, non si hanno tutte le cose che si possono costruire in fondazione.
Lei è soddisfatta del lavoro svolto fino ad ora? Il progetto è in crescita?
Questa fondazione ha continuato a crescere, ad ampliarsi, ampliare le proposte e sono felicissima perché le persone che ci lavorano dentro sono persone che ci credono alle cose che fanno e così contagiano anche i nuovi educatori e il personale che lavora in fondazione.
Raffaele che rapporti hai con Più di un Sogno?
Ho avuto dei buoni rapporti con questa realtà perché mi hanno educato e introdotto al mondo del lavoro per avere un futuro.
Raffaele, sappiamo che hai iniziato a lavorare da circa un anno e com’è stata la tua esperienza fino ad ora? Pensi ci sia uno svantaggio nell’essere diversamente abili?
Bene, bene, abbiamo spazi lavorativi dove inseriamo persone al mondo del lavoro. Lavoriamo in modo normale perché abbiamo già una cooperativa che ci aiuta con i lavori.
Signora Zatti, chi si può rivolgere a voi?
Si possono rivolgere a noi famiglie e ragazzi, famiglie, anche già in gravidanza nel senso che le madri che sanno di aspettare un bambino con la sindrome di down vengono già accolte prima di partorire.
Per concludere, dottoressa, vorrebbe fare un appello alla comunità?
Ci sarebbero tanti appelli da fare alla comunità ma quello che ho visto io come mamma è di essere pronti ad accogliere la diversità e questo è un po’ un sogno con il titolo Più di un Sogno, ed è ciò in cui la società spera di più .
Vuole aggiungere qualcos’altro?
Quello che ho detto prima secondo me è un grande punto di differenza rispetto ad altre realtà, ovvero di non lasciare mai i ragazzi quando arrivano al momento dell’inserimento lavorativo con l’idea di aver fallito, nel senso che quando vengono accompagnati per inserirsi in qualche ditta e questo non va bene, non ritornano a casa ma in associazione dove vengono preparati ancora di più al mondo del lavoro
Per concludere, Raffaele a nome della fondazione ci teneva a dire che l’associazione è aperta a visite da parte di scuole ragazzi.
Per saperne di più potete visitare il loro sito https://valemour.it/
Ciao Giorgio vieni pure con la classe ha visitare gli spazi della fondazione più di un sogno e ti proponiamo che quando finirai gli studi che tu venga a lavorare per fondazione più di un sogno e per la cooperativa sociale.
Raffaele Testoni