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In questi ultimi giorni Parigi è in uno stato di agitazione, con continue rivolte messe in atto da parte dei cittadini per una riforma riguardanti le pensioni attuata dal presidente Macron.

Cosa prevede la riforma?

Come ben sappiamo la pensione è un insieme di trattamenti economici previsti dallo stato e si raggiunge quando si ha un determinato numero di anni o un determinato anno di contributi versati. Il presidente francese ha deciso di modificare l’età richiesta per raggiungere la pensione da 62 a 64 anni.

Una foto dei rifiuti sparsi per la città

Le rivolte sono scoppiate in tutta la capitale francese, per le piazze della città ci sono sacchetti dell’immondizia in enormi quantità (si registrano oltre 10mila tonnellate di rifiuti); infatti i netturbini stanno scioperando da oltre una settimana poiché con la riforma di Macron dovrebbero andare in pensione a 59 anni anziché a 57. Inoltre, ci sono stati molti scontri con la polizia da parte degli oppositori alla riforma a cui si è dovuto ricorrere all’utilizzo dei gas lacrimogeni che hanno fermato (in parte) i protestanti. Fino a questo momento si registrano circa 200 persone fermate dalle forze dell’ordine.

In ambito politico, all’ingresso della premier Elizabeth Borne all’Assemblea Nazionale, i deputati dell’opposizione hanno intonato la Marsigliese in segno di protesta, mostrando cartelli con la scritta “No ai 64 anni”. Alcuni parlamentari ( in particolare 91) hanno firmato un mandato per annullare questa riforma, se si dovesse arrivare alla soglia di 287 voti il governo cadrebbe. ma il governo ha adottato l’articolo 49.3 della Costituzione che permette a un testo di legge di passare, “superando” il voto dei deputati.

foto da Secolo d’Italia

Nella prossima settimana ci sarà la resa dei conti in Parlamento riguardante questa riforma sulla pensione. 

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