Agrigento è la capitale della cultura 2025, ed accoglie il bello e il brutto di una storia lunga 2.600 anni. La città premiata per la Valle dei Templi, ma anche per i territori della provincia e dell’isola di Lampedusa è stata definita “la città più bella tra le città mortali”. Proclamata vincitrice dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha battuto la concorrenza di altri 9 progetti presentati da: Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.

Il sindaco della città, Francesco Miccichè, afferma orgoglioso: «La Capitale della Cultura fa accendere i riflettori su una città. Oggi non ha vinto Agrigento, ma ha vinto l’Italia perché in questo momento storico e politico aver promosso questo dossier, il cui progetto è incentrato sui temi degli scambi culturali fra popoli, sull’accoglienza, sull’integrazione, sul dialogo, sulle relazioni delle diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di estrema sensibilità della commissione e quindi di riflesso della classe dirigente nazionale. Non lasciamoci oggi cerchiamo di creare una rete culturale turistica».
Il progetto cita l’ampio patrimonio culturale agrigentino (la Valle dei Templi, ma anche la città medioevale e quella barocca e la sterminata ricchezza di edifici religiosi) e si collega ai grandi protagonisti di Agrigento nei secoli: da Empedocle a Luigi Pirandello, da Leonardo Sciascia ad Andrea Camilleri. Il dossier guarda anche alla contemporaneità inserendo le bellezze della città nei binari dell’universo digitale, della transizione ecologica, della sostenibilità dell’offerta culturale e turistica. Legato al tema dell’acqua ci sarà anche il nodo delle trasmigrazioni, e non solo degli sbarchi.
Cos’è la Capitale della Cultura?

La Capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero della Cultura e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. È stata istituita per la prima volta nel 2014. Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024). Le procedure di selezione di entrambe le iniziative sono coordinate dal Segretariato generale del Ministero della cultura.
Lo scopo di questa iniziativa è specificato all’articolo 2 del bando di partecipazione: “L’iniziativa «Capitale italiana della cultura» ha quale obiettivo generale quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.