In gergo comune si chiama “mal di primavera”, ma il suo nome scientifico corretto è sindrome da cambio di stagione e comporta una serie di disturbi lievi ma fastidiosi: stanchezza, irritabilità, sonnolenza, difficoltà a concentrarsi.
Si tratta di disagi comuni, che colpiscono oltre otto italiani su dieci, ma per lo più si risolvono da sé con il progredire della stagione e non richiedono farmaci o altre cure. Nonostante ciò è possibile fare in modo di stare meglio, grazie anche a un corretto stile di vita e a qualche rimedio naturale.
Perché proprio sonnolenza, irritabilità, sonnolenza e difficoltà a concentrarsi?

Con il cambio di stagione e in particolare da quando entra in vigore l’ora legale, il periodo di luce a nostra disposizione si allunga. Inoltre, la temperatura si alza anche se la pressione atmosferica resta instabile, causando la variabilità tipica del cambio di stagione. Tutte queste variazioni influiscono sugli ormoni che regolano il nostro equilibrio interno: il maggior numero di ore di luce, ad esempio, modifica la produzione di melatonina, uno degli ormoni che regolano il sonno, spingendoci a essere più insonnoliti durante la giornata e, spesso, ci addormentiamo più velocemente la sera.
La maggior quantità di luce e la temperatura più mite può portare a una maggior produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, utile all’organismo anche per soddisfare il maggiore fabbisogno di energia che consegue alla fine dell’inverno, ma che in certi momenti può renderci irritabili. Quindi l’arrivo della bella stagione causa una serie di perturbazioni biochimiche che influenzano il nostro equilibrio e lo stato psicologico dai quali dipende il nostro benessere.
Le allergie

Un aspetto molto gradito della primavera è senz’altro la fioritura primaverile, fonte di innumerevoli problemi nei soggetti allergici. Gli esempi più comuni sono il raffreddore da fieno, congiuntiviti e dermatiti. In questo caso è opportuno rivolgersi al medico che saprà prescrivere il rimedio naturale o il farmaco più adatto a risolvere il problema, o almeno a controllare i sintomi. Ricordiamo che gli antistaminici, utilizzati in genere per attenuare i disturbi legati alle allergie di stagione, possono causare sonnolenza ed è necessario tenerlo presente quando si svolgono attività che richiedono particolare attenzione, ad esempio quando si sta guidando la macchina.
Chi sono i soggetti più colpiti?
Il mal di primavera crea di solito più inconvenienti ai meteoropatici, cioè a chi è particolarmente sensibile alle variazioni meteorologiche e a chi tende a concentrare l’attenzione sul proprio stato fisico. Naturalmente, chi è costretto a mantenere un certo livello di performance si rende conto più facilmente di un eventuale “calo” nel rendimento, ad esempio gli studenti intenti a preparare un esame scolastico possono toccare con mano la loro maggiore difficoltà di concentrazione.
Se ci si può permettere di rallentare il ritmo, si vivrà il mal di primavera con maggiore serenità e anche con minori disturbi. I più penalizzati dalla sindrome da cambio di stagione sono i soggetti ansiosi che vivono la spossatezza, il nervosismo e gli altri disturbi stagionali con un incremento dei sintomi legati all’ansia, tra cui aumento della sudorazione e del battito cardiaco, il controllo costante delle condizioni meteo e dei segnali che arrivano dal proprio corpo. In questo modo i disturbi legati al cambio di stagione possono diventare intensi e molto fastidiosi.
I rimedi naturali per il mal di primavera

Tranne pochi casi in cui è opportuno affidarsi al medico, i disturbi legati al cambio di stagione non sono sintomo di malattia e non richiedono l’uso di farmaci. Può essere utile passare del tempo all’aria aperta, esponendosi il più possibile alla luce naturale dalla quale dipendono la regolazione del nostro ritmo cardiaco e l’equilibrio della produzione di ormoni responsabili del nostro benessere. Oltre a ciò, una sana alimentazione variata e ricca di vitamine e sali minerali può contribuire a riequilibrare il metabolismo, mentre un po’ di attività fisica all’aria aperta aiuta a migliorare il tono dell’umore e a dissipare i pensieri neri e l’ansia. Bisogna cercare anche di assecondare il nostro organismo quando ci chiede il riposo: è bene quindi rallentare un po’ il ritmo delle diverse attività quando il carico sembra eccessivo ed è importante assicurare un giusto numero di ore di sonno.
Erbe e altri rimedi
Per contrastare i piccoli disturbi di stagione alcune erbe possono aiutare a favorire il rilassamento o, al contrario, fornire più energia. Ce ne sono varie; eccone un elenco:
- La melissa: le sue proprietà toniche e rilassanti servono per riequilibrare il sistema nervoso;
- La passiflora: è uno dei fitoterapici più utilizzati nei disturbi della sfera nervosa; ha azione calmante e rilassante, con proprietà sedative in particolare sulla sfera ansiosa ed emotiva;
- La rhodiola: le sue radici hanno un’azione adattogena, ossia è in grado di aumentare la resistenza dell’organismo a varie fonti di stress, sia fisico che psichico. Favorisce inoltre le capacità di apprendimento e di memoria, e aumenta del 30% circa i livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale, con una conseguente azione sedativa, antiansia e tonificante dell’umore.
- Il biancospino: ha un’azione rilassante e antipertensiva, allevia il senso di angoscia e oppressione che spesso si accompagna con lo stato ansioso.
- Guaranà: contiene xantine dalle riconosciute proprietà energizzanti, aumenta il metabolismo energetico, rendendo l’organismo più tollerante alla fatica; aumenta la sensibilità delle terminazioni nervose;
- Eleuterococco: ha un’azione adattogena e stimolante sull’organismo, stabilizza i livelli glicemici e perciò conferisce maggiore resistenza nell’attività sportiva.
- Pappa reale: prodotta dalle api, è ricca di minerali, vitamine ed enzimi, ed è un vero concentrato di componenti energizzanti, ricostituenti e di sostegno per le funzioni fisiologiche.