Le temperature sulla Terra nel corso del tempo sono salite sempre di più e sono tuttora in aumento; ciò si nota in particolare nei mesi autunnali e invernali, nei quali, ormai frequentemente, ci sono climi più miti, quasi primaverili.
Come infatti dimostrano il grafico e l’analisi dell’IPCC (il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), le temperature che hanno caratterizzato i tempi attuali hanno raggiunto vertici mai raggiunti negli ultimi centomila anni.
In particolare, il 2023 è stato l’anno più caldo della Terra nell’ultimo secolo e mezzo. Le temperature hanno iniziato a superare i primi record verso giugno, il più caldo mai verificatosi sulla Terra, e hanno continuato secondo lo stesso trend fino al mese di dicembre.
Come affermato dal Copernicus Climate Change Service, la media delle temperature nel mondo è stata di 14,98°C, quindi nettamente più alta non solo rispetto a quelle degli ultimi trent’anni, ma anche a quelle del periodo preindustriale (1850-1900).

Questo continuo aumento delle temperature ha causato la cosiddetta “reazione a catena”.
Il riscaldamento globale comporta, infatti, sia ondate di calore, causa talvolta di gravi alluvioni e incendi, sia tempeste, che provocano oltre che l’innalzamento dei mari, anche lo scioglimento delle calotte glaciali.
Nel 2023 pure in Italia si sono verificati continui eventi anomali come alluvioni, grandinate, trombe d’aria ed esondazioni fluviali: frequenti sono state le mareggiate molto dannose, le temperature estreme e una persistente siccità; tutto ciò ha arrecato danni non solo ai territori e ai loro abitanti, ma anche alle infrastrutture in essi presenti.



L’aumento delle temperature origina, oltre che, anche se in minima parte, da variazioni naturali, come il cambiamento dell’orbita terrestre o le oscillazioni dell’attività solare, anche e principalmente dall’effetto serra antropico, cioè innescato da varie attività dell’uomo, come la produzione di energia, la fabbricazione di prodotti e la deforestazione, che contribuiscono tutte all’aumento dell’emissione di anidride carbonica e, quindi, dell’effetto serra.
Purtroppo si prevede che la temperatura media globale aumenterà ulteriormente anche in futuro: già intorno al 2030 ci si aspetta un riscaldamento di 1,5°C in più rispetto al periodo preindustriale.
Βisogna allora correre ai ripari, cercando di limitare gli effetti sempre più devastanti che quasi inevitabilmente si avranno, come si è visto, non solo sul sistema climatico, ma anche su altri molti ambiti come quello della biosfera, dell’agricoltura, della salute e dell’economia mondiali!












