Forse avrete notato che in questo periodo, poco prima che arrivasse la pioggia, l’aria è sembrata molto nebbiosa e ha dato quasi l’idea di essere “sporca”, ma perché? Dobbiamo preoccuparci?
Negli ultimi mesi la Pianura Padana è diventata il fulcro dell’Europa centro occidentale per inquinamento atmosferico, ma non c’è da stupirsi.
I motivi sono molteplici e sono di carattere geomorfologico, vista la composizione della pianura non favorevole alla purificazione dell’aria e di carattere antropologico visto che la Pianura Padana possiede il 75% degli allevamenti intensivi di tutta la Penisola italica.
Per iniziare dobbiamo considerare il fatto che la Pianura Padana è chiusa su tre lati dalle Alpi e dagli Appennini e l’unico sbocco che ha è sulla costa Adriatica, ma non ci sono forti correnti d’aria che permettono la circolazione dell’aria stessa: è come una casa che ha solo una finestra e quindi l’aria non si cambia spesso. Poi dobbiamo considerare i fenomeni di
inversione termica che, per sintetizzare, è un fenomeno che fa andare l’aria calda in alto e l’aria fredda in basso, facendo sì che in basso ci sia freddo e in alto più caldo. Questo comporta quindi che l’aria inquinata resti in basso e non si rimescoli.

L’inquinamento umano, poi, non fa di certo aiutare la situazione: allevamenti intensivi (che nella pianura padana compongono il 75% di tutta Italia), industrie, macchine e smog ovviamente inquinano molto.
Milano nelle ultime settimane è salita sul podio in terza posizione nella classifica delle città più inquinate al mondo, prima di Chengdu in Cina e Dacca in Bangladesh.
Questa triste medaglia tuttavia è qualcosa di serio da non sottovalutare, ciò è pericoloso per la salute dei cittadini perché può portare a diverse malattie; quali asma, bronchite, malattie cardiovascolari e polmonari croniche.
Verona è diventata la venticinquesima città d’Europa per inquinamento di polveri sottili (PM 2.5) dal momento che ne ha una concentrazione di 19,9 microgrammi per metro cubo.
In questi giorni, fortunatamente, sta piovendo molto e si spera che la situazione possa cambiare. Tuttavia è un problema che si sta ripercorrendo molto frequentemente in questi anni e che non dobbiamo sottovalutare.












