Un nuovo scandalo ha coinvolto l’ultima e già molto criticata edizione del festival della Canzone Italiana diretta da Claudio Baglioni. Al centro della bufera il cantante bergamasco Francesco Renga, che rispondendo dopo lo stesso Baglioni alla richiesta di spiegare la maggioranza numerica di artisti maschi fra i partecipanti del concorso ha dichiarato: “c’è una spiegazione fisica, di vocalità: la voce maschile è più armoniosa, più gradevole; invece, le voci femminili aggraziate, belle, dolci sono sicuramente poche, molte di meno di quelle maschili”.
L’intervista incriminata si è tenuta durante il Dopofestival, ossia il breve talk show che segue la fine della diretta dall’Ariston. In questo contesto le parole di Renga hanno gelato l’ambiente tanto che Baglioni, dopo alcuni sguardi piuttosto eloquenti, ha detto : «Potete dissociarvi». L’artista allora, compreso l’errore, ha cercato di fare marcia indietro con queste parole :«Non mi sono spiegato. Non è un caso che ci siano molti più cantanti maschi, è che la voce maschile ha una gradevolezza migliore, quella femminile ha frequenze diverse, vengono apprezzate veramente solo quando sono davvero speciali», ma non è riuscito a convincere i presenti al punto che qualcuno ha avanzato la domanda “Su che studi si basa questa affermazione?” , domanda alla quale l’unica risposta di Renga è stato il silenzio.
Ma la cosa non si è fermata qui, la gaffe del cantante , infatti, non è passata inosservata al pubblico da casa che subito ha scatenato la polemica sul web a cui il bergamasco ha risposto con queste parole:« Ieri, nel cercare di esprimere un concetto tecnico mi sono incartato e ho finito per dire una cosa sbagliata. Capita. E me ne scuso. Tengo solo a sottolineare che le donne sono il centro della mia vita e accusarmi di sessismo significa strumentalizzare un’opinione. Capisco che la polemica è il sale dei dibattiti e mi dispiace di averla incendiata esprimendo male un pensiero. Se dico che per una questione di frequenze una voce femminile sia più rara e per questo anche più preziosa, accetto che ci sia chi non la pensa come me ma mi ferisce chi va oltre tirando in ballo il sessismo. Ci tenevo a chiarire perché sul tema uomo/donna, che è decisamente più alto di un dibattito sulle frequenze vocali, non accetto strumentalizzazioni. Spero che le persone in buona fede capiranno che non c’è nulla di più lontano del maschilismo nel mio modo di vedere le cose. Tutto qua».