“Abbiamo pensato di mettere insieme qualche solitudine insieme ad un’altra solitudine perché si faccia una compagnia”. Sono queste le parole della psichiatra e psicoterapeuta Giuseppina Vellone, che con un ampio sorriso ha accolto undici studenti dell’istituto “Alle Stimate” mercoledì 13 marzo, durante il programma di “Mission Impossible?”, che da anni viene portato avanti dalla scuola. Come la Dirigente ha spiegato ai ragazzi, il progetto è nato dalla volontà di riscoprire il valore prezioso della famiglia e il suo ruolo fondamentale nella società, ma chiunque è il benvenuto: fin dalla sua nascita, infatti, la casa sforna quasi ogni giorno nuove ed innovative attività, rivolte a tutti coloro che sono interessati e vogliono passare un po’ di tempo insieme.
Tra una tazza di tè e l’altra, ha mostrato agli alunni, insieme al suo braccio destro Giordano Campagnola, come si svolge una tipica giornata: verso le 13:30 arriva la prima ragazza “scampanellando”, come dice Giuseppina, e viene salutata e accolta dal volontario che in quel momento è di servizio. Fino alle 15:00 i ragazzi si riposano, per poi cominciare lo studio pomeridiano: la casa mette a disposizione anche alcuni aiuti da parte di volontari, chiamati satelliti, che affiancano i ragazzi in materie in cui sono carenti, in alcuni giorni della settimana, catalogati in modo molto preciso in una lavagna nel salotto.

Altri servizi sono offerti anche ai più grandi: al lunedì, infatti, si tiene sempre un piccolo corso di cucina; al martedì, invece, un corso di pittura ed ogni quindici giorni si guarda un film tutti assieme per poi commentarlo. Sta per iniziare uno stage di circa dieci lezioni sul canto corale e l’associazione è fiduciosa di far partire a breve anche un’esperienza musicale. Alcuni eventi fuori programma sono principalmente rivolti alla beneficenza, come quello di “A tavola con le stelle” dello scorso novembre, al quale hanno partecipato alcune figure di spicco come Giancarlo Perbellini.

Essendo un luogo aperto soprattutto a coloro che hanno problemi familiari, quindi ragazzi che stanno affrontando un momento difficile, la casa è in contatto con degli studi di Psicoterapia per garantire supporti terapeutici in caso di bisogno.
Sono questi e non solo i laboratori sponsorizzati dalla casa, grazie ai quali la fondatrice può coronare il sogno suo tanto quanto quello della sua amica che l’ha lasciata poco tempo fa, ovvero creare un luogo di incontro e condivisione per coloro che ne hanno bisogno.